Mi ha cercato prima per telefono, poi di persona, in chiesa, domenica scorsa: voleva raccontarsi e abbiamo fissato un appuntamento.
Lo scrive sul portale della Diocesi di Lecce, Leonardo Giannone.
A.P. è risultato positivo al Covid-19 dopo essere stato operato ai polmoni, presso il “Vito Fazzi” di Lecce. Trasferito al Dea, reparto riservato ai pazienti affetti da Covid-19, si è ammalato anche di polmonite ed ha trascorso una degenza molto difficile e penosa, costretto a continuare la sua battaglia contro un nemico ancora più subdolo e sconosciuto.
Nei giorni più difficili A.P. ha temuto il peggio per sé ed è stato testimone di un fatto insolito che ha custodito per tutto il tempo della sua convalescenza e della successiva quarantena.
Per due giorni consecutivi, nel dormiveglia, ha sentito due voci che dicevano, in dialetto salentino: Nne l’imu purtare quistu? – None! E percè nne l’imu purtare?”.
Da quel momento le sue condizioni generali sono andate migliorando, fino a quando, dopo cinque tamponi negativi, è tornato a casa e, in seguito alla quarantena, anche in società.
Da allora non vedeva l’ora di incontrarmi per raccontare la sua storia e soprattutto per chiedermi una spiegazione: “Ma chi erano a parlare?”. Gli ho risposto con intima certezza: “I Santi Medici!”.
Conosco bene la biografia dei Santi Cosma e Damiano e varie esperienze raccontate da persone da loro guarite o semplicemente graziate, da cui si evince uno stile inconfondibile: i santi fratelli martiri usano consultarsi sulla condizione del malato, prima di prendere una decisione comune.
Con mia grande sorpresa, l’intuizione ha trovato riscontro nel commosso prosieguo di A.P.: “Il 18 maggio scorso, ricevuto il permesso di uscire da casa, sono andato a trovare una mia zia novantenne che, appena mi ha visto, mi ha confidato: – che piacere vederti! Sai, ho tanto pregato i Santi Medici per la tua guarigione!”.
Coinvolto nella sua commozione, rimango in silenzio per qualche momento. Poi gli propongo di ringraziare il Signore, per aver ascoltato l’intercessione dei Santi Cosma e Damiano, suscitata dalla incessante preghiera di una loro antica devota.
Oggi, Domenica 7 giugno, alle 19 la comunità vernolese ha partecipato al ringraziamento di A.P. per la grazia ricevuta.