KIEV – Svolta pro europeista dell’Ucraina. Il presidente Petro Poroshenko ha annunciato di voler firmare il 27 giugno a Bruxelles la parte economica di un accordo di associazione con l’Unione Europea. Questa mattina telefonata Putin-Poroshenko per un possibile cessate il fuoco. Intanto Germania e Francia invitano la Russia a riprendere i colloqui sul gas.
Poroshenko mira a far entrare l’Ucraina nell’orbita della Ue. In realtà l’accordo che sarà firmato il 27 giugno è lo stesso la cui mancata firma a novembre ha fatto scoppiare la protesta che ha portato alla deposizione dell’allora presidente Ianukovich. Ne dà notizia la Radio Vaticanain un servizio di Alessandro Guarasci. La firma della parte economica dell’intesa vuole creare una zona di libero scambio tra Unione europea e Kiev.
Sul terreno la situazione rimane difficile. Quattro soldati ucraini sono morti e venti sono rimasti feriti nei combattimenti di ieri tra le truppe di Kiev e i miliziani separatisti vicino a Sloviansk, roccaforte dei filorussi nell’est del Paese. La Nato ha denunciato che la Russia sta nuovamente ammassando militari al confine con l’Ucraina.
Intanto il presidente francese, Hollande e la cancelliera tedesca, Merkel, hanno chiesto al presidente russo, Putin, Putin di ”riprendere i negoziati” sulle forniture di gas con l’Ucraina. Preoccupata anche l’Italia. La vicenda potrebbe avere effetti sulle forniture in Europa. Quale deve essere la strategia? Il presidente dell’Autorità per l’Energia e il Gas Guido Bortoni
“Avere una visione degli approvvigionamenti, e quindi della sicurezza, di matrice continentale. È chiaro che se ogni Paese fa sicurezza per se stesso noi avremmo un sistema meno sicuro e con più alti costi”.