Alessandro Guarasci – Città del Vaticano
Dal Papa nel post Angelus un nuovo appello per la pace nel mondo:
In questo tempo in cui la pandemia non accenna ad arrestarsi, desidero assicurare la mia vicinanza a quanti stanno affrontando la malattia e le sue conseguenze economiche e sociali. Il mio pensiero va specialmente a quelle popolazioni le cui sofferenze sono aggravate da situazioni di conflitto.
Dunque, sulla scorta di una recente risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Francesco ha rinnovato “l’appello a un cessate-il-fuoco globale e immediato, che permetta la pace e la sicurezza indispensabili per fornire l’assistenza umanitaria necessaria”.
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Il Pontefice in particolare, ha detto di seguire “con preoccupazione il riacuirsi nei giorni scorsi delle tensioni armate nella regione del Caucaso tra Armenia e Azerbaigian. Mentre assicuro la mia preghiera per le famiglie di coloro che hanno perso la vita durante gli scontri, auspico che con l’impegno della comunità internazionale e attraverso il dialogo e la buona volontà delle parti, si possa giungere a una soluzione pacifica duratura, che abbia il bene di quelle amate popolazioni”.
Giovedi scorso, sono ripresi, dopo una breve tregua, gli scontri armati al confine fra Armenia e Azerbaigian, secondo quanto hanno dichiarato i governativi dei due Paesi caucasici. Nei bomabardamenti sarebbero morte almeno 16 persone, per lo più militari.
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