MOLISE – CAMPOBASSO – La mitezza, l’onestà, le radici contadine, il coraggio, la tenacia. È questa la “bellezza” variopinta che monsignor GianCarlo Maria Bregantini, da quasi sette anni arcivescovo di Campobasso-Bojano, si porta dentro. E che non vede l’ora di presentare al Papa, che il 5 luglio – per la sua quinta visita pastorale in Italia – ha scelto il Molise. Agli abitanti di Campobasso, il vescovo ha chiesto di rendere ancora più bella la propria città con i fiori e le coperte ai balconi. Ad una settimana dalla visita, il presule – in un’intervista al Sir (clicca qui) – formula un auspicio sotto forma di sogno: che Papa Francesco lanci un appello per il lavoro, da trasformare in “patto” virtuoso in grado di sconfiggere tutte quelle “scorie negative” che a volte paralizzano la gente buona. Fino a togliergli la speranza. “Noi ci auguriamo – dichiara – che il lavoro sia il tema centrale della visita del Papa in Molise. Tra l’altro, c’è una coincidenza che definirei provvidenziale: Papa Francesco arriva il 5, ed il 28 proprio a Campobasso è in programma una grande manifestazione del mondo sindacale, come ‘patto per il lavoro’. E un ‘patto per il lavoro’ è anche quello siglato dai vescovi del Molise: la speranza è che possa essere il punto di partenza per il superamento del clientelismo, la gestione dal basso, l’eliminazione di tutte le altre ‘scorie negative’”.
“Il sogno – rivela mons. Bregantini – è di arrivare ad avere un Nord e un Sud che si intrecciano e che divengano laboratorio”. “Dalla visita di Papa Francesco – prosegue – riceveremo tantissimo, e il desiderio e l’attesa del suo abbraccio e delle sue parole sono molto forti. La nostra è una terra che da sempre è l’immagine della riconciliazione: è una terra di contadini, che può vantare le minori percentuali di delinquenza e di inquinamento d’Italia. Vogliamo mostrare al Santo Padre la bellezza della nostra terra e della nostra cultura, il nostro desiderio di diventare ‘custodia’ dei doni che Dio ci ha dato, in modo che diventino volano di sviluppo per il mondo del lavoro e di dinamismo per la vita dei giovani”. Il Papa visiterà sette siti, ricorda mons. Bregantini a proposito del 5 luglio: “Un cammino, quasi un’enciclica, che comincerà proprio con l’incontro con il mondo del lavoro, all’Università di Campobasso. “Nella giornata di sabato – annuncia – tutti gli ipermercati saranno chiusi in mattinata, per riaprire dalle 15 in poi, quando Francesco se ne andrà da Campobasso. Un’esperienza che si potrebbe replicare ogni domenica: chiudere la mattina, per permettere di andare alla messa e di pranzare in famiglia, e poi riaprire nel pomeriggio. Sono piccoli gesti, che potrebbero però essere rivelatori di un’etica nuova”. A Campobasso, il Papa inaugurerà anche la nuova mensa della Caritas. Fonte: Agensir