“Ad oggi in Italia abbiamo uno scenario di tipo 3, che prevede possibilità di interruzione di alcune attività particolarmente a rischio, anche su base oraria, possibilità di lezioni scaglionate per la scuola, incremento dello smart working per decongestionare i trasporti”.
Parola di Giuseppe Conte, intervenuto in Parlamento per rispondere al question time sulle ultime misure anti-Covid decise dal governo in accordo con il Cts.
Cosa intende il premier quando dice “scenario di tipo 3”?
La risposta si trova in un documento, dal titolo “Prevenzione e risposta a COVID-19”, pubblicato dal ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità. Il testo descrive gli scenari in cui l’Italia potrebbe trovarsi nelle prossime settimane.
Sono previsti quattro scenari: il primo con situazione di trasmissione localizzata (focolai) invariata rispetto al periodo luglio-agosto 2020, il secondo con situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa ma gestibile dal sistema sanitario nel breve-medio periodo, il terzo con situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa con rischi di tenuta del sistema sanitario nel medio periodo, il quarto con situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo.