Coronavirus in Italia, il bollettino di lunedì 14 dicembre: i dati di oggi del Ministero della Salute.
Mentre il Governo pensa a nuove misure restrittive dopo le polemiche sugli assembramenti nelle vie dello shopping dello scorso weekend, i nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 12.030 con 103.584 tamponi (ieri erano stati 17.938 con 152.697 tamponi). 489 i morti (ieri erano stati 484).
Con 22.456 dimessi/guariti in più nelle ultime 24 ore, gli attualmente positivi calano a 644.249 (10.889 in meno rispetto a ieri, quando c’era stato un lieve incremento di 1.183 unità).
Dai bollettini regionali
Dai singoli bollettini regionali arrivano i primi numeri. In Veneto i nuovi positivi sono 2.829 con 26 morti: la pressione sanitaria «c’è, ma la situazione è sotto controllo», ha detto Zaia.
«Le terapie intensive sono 17 in più rispetto al picco dell’1 aprile scorso (356 contro le 373), ma i ricoveri sono cresciuti di un terzo rispetto al numero massimo del 31 marzo: 2028 contro i 3267 di oggi».
In Toscana i casi sono 445 con 42 decessi, nel Lazio 1.315 con 38 morti. La Puglia, una delle Regioni con i dati più preoccupanti negli ultimi giorni, conta oggi 656 casi e 24 morti.
Si va verso una nuova stretta delle misure anti-Covid in Italia per Natale e Capodanno. Tra le ipotesi c’è anche una sorta di zona rossa nazionale, e il Cts chiede misure che possano arrivare fino a una sorta di lockdown per le feste Il vice ministro alla Salute, Pierpaolo Sileri: “Se si vaccina meno del 40% della popolazione una forma di obbligatorietà diventerà necessaria, non possiamo permetterci che il virus continui a circolare”.
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Le parole di Zaia: “su assembramenti possibili decisioni Governo”
“Abbiamo ascoltato le diverse posizioni dei sindaci: coi primi cittadini ci sentiremo ancora nelle prossime ore. Il confronto proseguirà e si deciderà a livello nazionale, perch* di sembra di capire che potrebbero esserci decisioni del Governo, in modo da essere completamente allineati”. Lo dice il Presidente del Veneto Luca Zaia dopo gli assembramenti nel fine settimana. “Le posizioni dei sindaci sono sicuramente improntate alla responsabilità, pero’ variegate come approccio – conclude – . Si tratta ora di capire se sarà mai possibile una sintesi”.