Riflessioni e consigli da Medjugorje di Ljubo Kurtović
Medjugorje: “Se non cerchiamo Dio ogni giorno, rimaniamo senza il suo spirito..”
Riflettiamo insieme:
Come la Bibbia ci descrive, Dio ci ha creati dalla polvere e ha soffiato nelle nostre narici un alito di vita e così siamo divenuti esseri viventi a sua immagine. Dio ha messo sé stesso in ognuno di noi. Se rompiamo questo legame con Dio, e lo possiamo fare con la libertà che abbiamo ricevuto da Lui, allora in noi non abbiamo la vita, come ci dice Gesù. Ciò significa che senza Dio siamo morti, non esistiamo o viviamo ad un livello psico-fisico nel quale vivono anche gli animali. Se non cerchiamo Dio ogni giorno, rimaniamo senza il suo spirito e la sua forza.
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La Madonna è Madre e una vera Madre non può stare immobile a guardare i suoi figli che si perdono su questa terra. Le sue parole materne sono semplici e capibili, ma sono difficili quando le dobbiamo mettere in pratica nella vita concreta. Non dobbiamo però spaventarci e arrenderci davanti a questi suoi inviti. La Vergine Maria sa che possiamo, se crediamo, di potercela fare. Ella non cerca da noi quello che è impossibile. Come diceva S. Agostino: “Se gli altri potevano, lo puoi anche tu”. Se non abbiamo nessuno che ci incoraggia, dobbiamo incoraggiare noi stessi sulla strada del bene e della libertà che Dio ci vuole dare. Ma non siamo soli. La Madre è con noi e viene proprio per svegliarci e incoraggiarci.
Oggi ci dice : “Non siate chiusi” e “Aprite i vostri cuori”. Quante volte lo ha detto! Dio abita nel cuore di ognuno di noi, ma noi purtroppo possiamo essere fuori di noi stessi. S. Paolo ci insegna: “In Lui viviamo, ci muoviamo e siamo” (Atti, 17,28). Se fuggiamo da Dio e non gli crediamo, allora noi non siamo più noi stessi; come dice il salmista: “Lontano da te, o Dio, la vita non è più vita; non credere in te significa essere nessuno”. Poiché Maria è Madre, desidera che viviamo e che abbiamo la vita divina in noi.
La strada che ci porta alla vita di Dio è l’apertura del cuore, la preghiera, la rinuncia, perché così possiamo ricevere quello che Dio ci vuole dare. Le rinunce, anche quelle piccole, ci aiutano, perché Dio può donarci quello che Lui vuole, non quello che noi desideriamo. Fare le rinunce per le rinunce, come anche pregare per pregare, non ha nessun senso se questi mezzi non cambiano il nostro cuore, se non cresciamo nell’amore verso Dio e verso gli altri. Il più grande pericolo nel quale possiamo cadere è il formalismo, nel quale doniamo a Dio le nostre preghiere, rinunce, digiuni, ma non gli doniamo il nostro proprio essere, il nostro proprio cuore perché Lui lo possa cambiare. Quando guidiamo la macchina per strada, troviamo tanti segnali stradali, i segnali del possibile pericolo; bisogna conoscere il significato di tutti questi segnali per guidare e non correre rischi. Così sulla strada che ci porta a Dio, bisogna conoscere tutti i segnali e i mezzi che ci aiutano ad avvicinarci ogni giorno di più al nostro Creatore, al nostro Padre.
Nel messaggio del 25 Febbraio 2006 la Madonna mette davanti a noi l’immagine della natura: la primavera, la terra, il seme. Dio ha messo nella natura le leggi naturali. Sappiamo bene come sono terribili le conseguenze quando l’uomo vuole cambiare queste leggi. Ma ancor più terribili sono le conseguenze quando l’uomo vuole cambiare le leggi di Dio che Lui ha messo nella nostra coscienza, nel nostro spirito, nella nostra vita. Rispettare e vivere queste leggi vuol dire vivere e avere la vita in noi: la sua vita, la vita di Dio. (A cura di padre Ljubo Kurtović)
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