Il presidente del Consiglio Conte, salirà al Quirinale questa mattina. Dopo un passaggio in Consiglio dei ministri, convocato per le 9, il premier andrà dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per rassegnare le dimissioni.
L’attuale maggioranza si schiera compatta con il premier ormai uscente, mentre il centro destra martedì si riunirà con Salvini che è tornato a chiedere il voto e Silvio Berlusconi che si affida alla “saggezza del Capo dello Stato”.
La decisione del premier prima del voto sulla relazione Bonafede
Sono stati giorni di febbrili trattative gli ultimi passati da Giuseppe Conte e dalla maggioranza che sostiene il governo Conte bis. Dopo la maggioranza assoluta incassata alla Camera, era stato il voto al Senato, a cui erano mancato i 17 voti di Italia Viva, a far capire che il sentiero del governo si era fatto troppo stretto. I 156 sì di Palazzo Madama non sarebbero bastati giovedì, con il Guardasigilli, Alfonso Bonafede, atteso in Senato per la consueta relazione di inizio anno sulla Giustizia.
Senza i voti di IV, e senza quello dei centristi, oltre ad esempio a quello di Sandra Lonardo, di Nencini e Casini, non c’è maggioranza. Quindi, dimissioni. L’ipotesi che circola negli ambienti parlamentari adesso è che le consultazioni si svolgano tra mercoledì pomeriggio e giovedì.
E una delle opzioni più accreditate è che Mattarella dia il mandato esplorativo a una figura istituzionale e non direttamente l’incarico al premier uscente.