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Coronavirus in Italia, i dati di oggi, lunedì 1 febbraio: ancora 329 morti e 7.925 nuovi positivi

Coronavirus in Italia, il bollettino di lunedì 1 febbraio del Ministero della Salute. Mentre continuano le consultazioni dopo le dimissioni del premier Giuseppe Conte, i nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 7.925 su 142.419 tamponi (ieri erano stati 11.252 su 213.364 tamponi).

329 i morti (ieri erano stati 237). Con 13.975 dimessi e guariti in più gli attualmente positivi sono 447.589, 6.379 in meno rispetto a ieri quando c’era stato un calo di 9.384 unità.

Il totale delle vittime da coronavirus nel nostro Paese dall’inizio della pandemia sale a 88.845.

L’Ue: avremo dosi per obiettivo del 70% immunizzati in estate

In Ue “avremo tutto l’ammontare di dosi per raggiungere il target del 70% di vaccinazioni entro l’estate”. A riferirlo è la negoziatrice per i vaccini dell’Ue, Sandra Gallina, spiegando che solo nel secondo trimestre arriveranno “300 milioni di dosi” da aggiungere ai “100milioni del primo”. Sarà perciò possibile aver immunizzato all’incirca 200 milioni di persone alla fine del secondo trimestre.

Coronavirus: il bollettino di oggi
Coronavirus: il bollettino di oggi

La variante sudafricana presente in 31 Pesi

La variante sudafricana del virus, identificata per la prima volta in Sud Africa nel dicembre 2020, alla data del 25 gennaio è stata riconosciuta in 31 Paesi. Lo rileva la nuova circolare del ministero della salute “Aggiornamento sulla diffusione a livello globale delle nuove varianti SarsCov”. In Sud Africa, dice il documento, i casi settimanali sono aumentati dai primi di novembre, e hanno raggiunto unpicco ai primi di gennaio. Nelle ultime due settimane il trend è decrescente, Al momento “non si conosce l’impatto di questa variante sull’efficacia dei test diagnostici” e dati preliminari indicano che anche questa variante “possa essere caratterizzata da maggiore trasmissibilità, mentre al momento non è chiaro se provochi differenze nella gravità della malattia”. Sono inoltre in corso studi sulla maggiore frequenza di reinfezioni, in quanto la variante potrebbe sfuggire alla risposta anticorpale neutralizzante provocata da una precedente infezione naturale.

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