“Ad Aleppo la nostra gente è senza cibo, senza acqua, senza luce e vive nel terrore di cosa sarà domani, guardando sempre il cielo per vedere se piovono missili“. È questa “la durissima realtà” che si vive in Siria nelle parole di mons. Boutros Marayati, arcivescovo di Aleppo per gli armeni cattolici, che ha incontrato Papa Francesco al termine dell’Udienza Generale nell’aula Paolo VI.
“L’unica via di uscita praticabile – dichiara il presule siriano all’Osservatore Romano – è un immediato cessate-il-fuoco che consenta finalmente di intavolare un dialogo franco tra tutte le parti in causa per arrivare a una soluzione di pace che garantisca il bene della popolazione“.
Al Pontefice l’arcivescovo ha portato “il dolore e la speranza dei cristiani siriani”. E gli ha anche presentato Gemma Yaghlji, una donna, madre di due figli, che continua a prestare servizio in parrocchia e a insegnare religione nelle scuole, “nonostante i bombardamenti che – afferma mons. Marayati – hanno colpito anche il mio arcivescovado”. Proprio “la coraggiosa testimonianza di tanti laici sta tenendo viva la speranza di una città circondata e che, al momento, non vede prospettive di pace”.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana