Le rivelazioni (poco conosciute ma potenti) di Gesù a Santa Gertrude sul Purgatorio: parole e preghiera
Gesù, apparendo un giorno a Santa Gertrude, disse: “Tutte le volte che liberi una anima dal Purgatorio fai un atto a Me sì gradito, che più non lo sarebbe se riscattassi Me stesso dalla sofferenza. A tempo debito, ricompenserò i miei liberatori, secondo l’abbondanza delle mie ricchezze.”
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Teologa del Sacro Cuore
Santa Gertrude, la santa di oggi 16 Novembre, è l’unica donna nella storia tedesca ad essere chiamata “la Grande” o “Teresa di Germania” perché sotto molti aspetti richiama la grande Teresa di Avila. Inoltre viene chiamata anche “Teologa del Sacro Cuore” perché con la sua particolare devozione al Cuore divino del Cristo preannunciava e preparava santa Margherita Maria Alacoque che ne sarà la grande apostola.
Gertrude nelle sue rivelazioni racconta che una pia religiosa, morta nel fior dell’età e nel bacio del Signore dopo una vita passata in continua adorazione verso il Santissimo Sacramento, le apparve appena morta tutta sfolgorante di luce celeste, inginocchiata davanti al divino Maestro, che faceva partire dalle sue piaghe gloriose cinque raggi infiammati, che andavano a toccar dolcemente i cinque sensi della pia suora.
Ciononostante, sembrando la fronte di questa come offuscata da una nube di tristezza profonda, Santa Gertrude, piena di meraviglia, domandò al Signore come mai, mentre egli favoriva la sua serva in modo tanto speciale, questa sembrava che non godesse di una gioia perfetta.
Gesù le disse: “Fino ad ora quest’anima fu giudicata degna di contemplar solamente la mia Umanità glorificata e le mie cinque piaghe in considerazione della sua devozione verso il Mistero Eucaristico, ma non può essere ammessa alla visione beatifica a cagione di alcune macchie leggerissime da lei contratte nella pratica della regola.”
E poiché la Santa intercedeva per lei, nostro Signore le fece conoscere che senza numerosi suffragi quell’anima non avrebbe potuto così presto terminar la sua pena, esigendo così la giustizia divina; il che era tanto ben compreso dalla defunta, che fece segno a Gertrude di non voler essere liberata prima di aver soddisfatto interamente al suo debito; per la qual cosa il Signore, in segno di particolare benevolenza, le stese la mano sul capo e la benedisse.
Geltrude, un’altra volta, chiese all’anima di una religiosa defunta: “Dalle tue parole mi pare di poter concludere che è più vantaggioso celebrare delle Messe per i defunti, piuttosto che per altre intenzioni“. La giovane Religiosa rispose: “In vista della carità con la quale si aiutano, le anime purganti, la Santa Messa produce maggiori frutti che se fosse celebrata soltanto per dovere sacerdotale. Ma se un moto intimo del cuore getta il sacerdote in Dio, e lo fa celebrare sotto tale impulso, allora il S. Sacrificio è ancora più fruttuoso“.
Un altro giorno Geltrude vide una defunta raggiante di gloria, adorna di abiti scarlatti: ne chiese la ragione al Signore, il quale rispose: “Come gliene avevo fatto promessa, per tuo tramite, così l’ho rivestita della mia Passione; perché nonostante la grande debolezza della sua salute, non si è mai astenuta dai lavori comuni imposti dalla Regola e quantunque si spendesse al di là delle sue forze, pure non lasciò sfuggire né un lamento, né una impazienza“.
Il Signore aggiunse: “Le ho poi dato parecchi nobili principi della mia corte, affinché le rendano onori particolari per compensare gli spasimi sopportati durante la malattia. Un braccio le cagionò particolari sofferenze, perciò ella mi tiene abbracciato nella gloria con tale beatitudine che vorrebbe avere sofferto cento volte di più“.
La preghiera
È autrice di una potente preghiera sulla quale Gesù Cristo fece una grande promessa; ogni volta che la si dice il Signore libera 1000 anime dal purgatorio, la preghiera recita: