Le limitazioni per combattere la pandemia hanno portato al crollo di attività in bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi, cosa che ha travolto conseguentemente interi settori dell’agroalimentare Made in Italy. Questo il bilancio Coldiretti, che stima in 5 miliardi di euro l’ammontare di cibi e vini invenduti.
E nel 2022 il trend è in peggioramento.
I locali sono infatti deserti a causa della variante Omicron e della ripresa dei contagi: molti clienti “preferiscono disertare i locali per paura”.
Chi paga questi danni? I primi ad assumersi la responsabilità dovrebbero essere questi sbraitanti ed inconcludenti rappresentanti della politica che passano intere giornate a far finta di lavorare per biechi interessi personali, e che hanno lasciato un intero paese quasi senza speranza. E’ una vergogna che stiamo denunciando da mesi.
Lo stesso Governo Draghi, così come quello precedente di Conte, ha affrontato l’emergenza Covid bloccando tutte le attività produttive nazionali per lunghi mesi, dando come ristoro solamente briciole, e non calcolando minimamente i veri danni occorsi.
Inoltre, questo lunedì 31 gennaio scade l’obbligo di utilizzo delle mascherine all’aperto, adottato per contenere l’ondata di contagi provocata dalla variante Omicron: la proroga però, secondo fonti di governo, è “probabile”, tanto che l’argomento sarà all’ordine del giorno al Consiglio dei ministri. In corso c’è anche una valutazione sulla questione delle regole in merito alla quarantena nelle scuole.
Quello relativo alle mascherine all’aperto non è però l’unico obbligo in scadenza: da martedì, in assenza di proroga, potrebbero infatti tornare a riaprire le sale da ballo, così come si potrà tornare a organizzare feste e concerti in piazza: i provvedimenti erano stati presi con l’imminenza del Capodanno e il timore dei veglioni che avrebbero potuto innescare contagi a raffica.
Ma, come per le mascherine, non è escluso che il governo valuti di rinnovare i provvedimenti ancora per un paio di mesi, fino al 31 marzo quando scadrà anche lo stato d’emergenza.
Sul tavolo anche il prossimo decreto per rinnovare le regole su scuola, colori delle zone e quarantene. La semplificazione nelle scuole richiesta da dirigenti e presidenti delle Regioni, e sostenuta dal governo, è già partita con le misure inserite nel decreto bollette. Da sabato, infatti, chi ha il Super Green pass rientra dall’autosorveglianza senza dover fare il tampone, mentre i test saranno gratuiti anche alle elementari, le cui famiglie potranno rivolgersi ai pediatri. Ma altro potrebbe arrivare dal prossimo Cdm, come l’allineamento delle regole tra elementari e superiori, grazie all’andamento sempre più in crescita della campagna vaccinale tra i più piccoli.