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Il mondo con il fiato sospeso per la situazione in Ucraina. No alla guerra! La preghiera di Papa Francesco

I servizi statunitensi hanno intercettato le conversazioni tra generali russi: una volta creato il pretesto, l’attacco partirebbe mercoledì o giovedì. Lo scrive la versione on line del quotidiano Repubblica. Ma non è escluso che si tratti di disinformazione per confondere gli avversari

Le autorità di Kiev ritengono che non ci sia motivo di chiudere lo spazio aereo dell’Ucraina, nonostante l’aumento delle tensioni con la Russia e i 130mila uomini ammassati da Mosca al confine con il Paese. “Sarebbe un autoisolamento”, dicono ambienti vicini al presidente Zelensky. Intanto Blinken teme che Mosca progetti di creare un pretesto per dare il via all’Ucraina. Per Berlino la “situazione è molto critica”. Il Papa chiede ai governanti “ogni sforzo per la pace” mentre Scholz si prepara alla sua missione prima a Kiev, poi a Mosca, per cercare un dialogo con la Russia.

Dalla Germania: “La situazione è molto critica”

La situazione della crisi ucraina è diventata “critica”. Lo ha detto una fonte governativa tedesca, alla vigilia delle visite a Kiev e Mosca del cancelliere Olaf Scholz. “La nostra preoccupazione è cresciuta” e “pensiamo che la situazione sia critica, molto pericolosa”, ha spiegato la fonte del governo ai giornalisti a Berlino.

Papa Francesco, preghiamo in silenzio per l’Ucraina. Si faccia ogni sforzo per la pace

Il Papa invita a pregare in silenzio per la crisi nel Paese dell’Europa orientale da dove arrivano “notizie molto preoccupanti” . Intanto monta la tensione per una temuta imminente invasione russa. Ferve il lavoro della diplomazia per evitare lo scontro armato, ma nessuno spiraglio è finora arrivato dai contatti tra Biden e Putin. Per Kiev quello Usa è un allarmismo che causa solo panico

“Sono preoccupanti le notizie che arrivano dall’Ucraina, affido all’intercessione della Vergine Maria e alla coscienza dei responsabili politici affinché sia fatto ogni sforzo per la pace. Preghiamo in silenzio”.  Francesco,  al termine dell’Angelus domenicale, torna sulla crisi in atto nel Paese dell’Est Europa per mostrare i suoi timori su una situazione che sembra sempre più volgere al peggio.

 

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