“Gli Usa stanno dispiegando missili in Germania e Polonia. E’ un messaggio chiaro”
Dobbiamo ristabilire la posizione militare della Nato, questo potrebbe includere nuove forze nella parte Est dell’Alleanza”. Così il segretario Stoltenberg. I partner dovrebbero spendere “minimo il 2% del Pil per la difesa”.
Nella guerra in Ucraina “siamo preoccupati che Mosca possa mettere in scena un’operazione sotto falsa bandiera, forse anche con armi chimiche”, aggiunge. La Cina “dovrebbe unirsi al resto del mondo nella condanna dell’invasione”.
E’ in corso il ventesimo giorno di guerra in Ucraina.
Almeno tre esplosioni sono state udite nel centro di Kiev. Nella Capitale verrà imposto un coprifuoco di 35 ore a partire dalle 20 di oggi (le 19 in Italia), fino alle 7 del 17 marzo. L’appello di Zelensky: “Servono più armi”. E sulla Nato: “Non siamo ancora dentro, dobbiamo ammetterlo.
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Ci hanno detto che le porte erano aperte, ma abbiamo anche sentito che non possiamo entrarci”. Il presidente ucraino incontrerà i leader di Polonia, Slovenia e Repubblica ceca a Kiev. A Dnipro bombardato l’aeroporto. Intanto sono ripresi i negoziati Kiev-Mosca in videoconferenza.
Premier polacco, ceco e sloveno in treno verso Kiev
I premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia sono in viaggio in treno verso Kiev per colloqui con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e il primo ministro, Denys Šmihal. Il capo dell’ufficio del primo ministro polacco, Michal Dworczyk, ha riferito che i tre premier sono in viaggio come rappresentanti dell’Unione europea e presenteranno i dettagli di un pacchetto di sostegno concreto per l’Ucraina.
La visita, ha precisato, è stata organizzata durante il recente vertice dell’Ue a Versailles, in Francia.
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La Russia impone sanzioni personali a leader Usa
Il ministero degli Esteri russo ha fatto sapere con una nota che Mosca ha imposto sanzioni personali contro i rappresentanti della leadership statunitense e persone a loro collegate.
Nella lista dei sanzionati figurano il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, il segretario di Stato americano, Anthony Blinken, il capo del Pentagono, Lloyd Austin, il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jack Sullivan, e anche la ex segretaria di Stato ed ex candidata alla Casa Bianca, Hillary Clinton.