Il 5 maggio 2000 se ne andava Gino Bartali: uomo giusto
Oggi ricordiamo Gino Bartali: campione della fede e dello sport
Non tutti sanno che Gino Bartali nel 1937 diventò terziario carmelitano nella fraternità San Paolino di Firenze.
«Fu subito dopo la morte in un incidente del fratello minore Giulio, ciclista promettente e che mio nonno diceva fosse più bravo di lui», ricorda la sorella Gioia al settimanale “Maria con te” (7 giugno) edito dalla San Paolo.
Una volta disse: “Alla Madonna ho promesso che avrei fatto le cose per bene, perché tutto quello che faccio, lo faccio a nome suo. E così lei è stata attenta a non farmi sbagliare.”
Solo recentemente si è scoperta l’attività segreta, con cui Bartali riuscì a salvare la vita ad almeno 800 ebrei. Durante il conflitto mondiale trasportava, all’interno della sua bicicletta, nel corso di lunghi allenamenti, dei documenti falsi per aiutare gli ebrei ad avere una nuova identità ed evitare di essere deportati.
Nel 2013 è stato dichiarato Giusto tra le nazioni per la sua attività a favore degli ebrei durante la seconda guerra mondiale.