Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
Il Papa rivolge “un pensiero speciale” al popolo dello Sri Lanka, “in particolare ai giovani che negli ultimi tempi hanno fatto sentire il loro grido di fronte alle sfide e ai problemi sociali ed economici del Paese”. Lo fa prima di salutare i pellegrini italiani, al termine dell’udienza generale tenuta in piazza San Pietro. Francesco si unisce alle “autorità religiose” del Paese asiatico…
…nell’esortare tutte le parti in causa a mantenere un atteggiamento pacifico, senza cedere alla violenza. E faccio appello a tutti coloro che hanno responsabilità, perché ascoltino le aspirazioni della gente garantendo il pieno rispetto dei diritti umani e delle libertà civili”.
Alla Vergine di Fatima affida “l’ardente desiderio di pace”
In precedenza, salutando i fedeli di lingua portoghese, il Pontefice aveva rivolto il suo pensiero “a quanti in questi giorni si incamminano verso il Santuario di Fatima, portando alla Madonna le gioie e le preoccupazioni dei loro cuori”.
Insieme a questi nostri fratelli, anche noi affidiamo l’ardente desiderio di pace nel mondo alla Vergine Maria, che tutti avvolge con il suo sguardo materno.
Ai tedeschi: pregate il Rosario per la pace nel mondo
E rivolto ai pellegrini tedeschi, Papa Francesco li invita “a pregare il Rosario per la pace nel mondo”. Il Signore, è la sua invocazione, “ci doni di sperimentare la sua vicinanza nelle gioie e nelle difficoltà del nostro tempo”. Nel saluto ai fedeli polacchi, infine, il Papa ricorda che lunedì hanno celebrato “la solennità di San Stanislao, vescovo e martire, patrono della vostra Patria”.
Questo strenuo difensore del divino ordine morale, particolarmente in questa settimana di preghiera per le vocazioni, ottenga per tutti i giovani il dono del sapiente discernimento della strada di vita, dell’affidamento a Cristo e della fedeltà ai valori evangelici.
Non posso venire da voi, il mio ginocchio è ancora malato
Prima della benedizione finale, Francesco si scusa con i fedeli che dovranno “camminare un po’ da me” per salutarlo , perchè “non potrò andare da voi a causa del mio ginocchio: è ancora malato”. Ma è lo stesso, conclude, “e vi ricevo con il cuore in mano”.