Non dobbiamo abituarci alla guerra, e continuiamo a chiedere PACE! I negoziati sono fermi, le brutalità no
L’Occidente si sta avviando verso “una sorta di suicidio energetico” con l’imposizione delle sanzioni contro le forniture russe. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin parlando alle imprese petrolifere russe a Mosca.
“Nel lungo termine – ha aggiunto – ne subirà le conseguenze, si sta creando un danno all’economia europea. La Ue mette sanzioni sotto pressione Usa e danneggia la sua economia”.
“Danno la colpa alla Russia, ma coprono i loro sbagli” –
“Le sanzioni hanno portato al fatto che il prezzo del petrolio sui mercati aumenta fortissimamente e i prezzi dei prodotti petroliferi crescono a un ritmo vertiginoso – ha accusato Putin – .
Cercano di dare la colpa a noi per questa inflazione energetica, tutto è colpa della Russia. Ma l’Occidente sta cercando di coprire i suoi errori sistematici”.
Sono almeno 265 i combattenti ucraini nascosti nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, nell’Ucraina sud-orientale, che hanno deposto le armi e si sono arresi nelle ultime 24 ore.
Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, in un briefing, aggiungendo che 51 militari erano gravemente feriti. Nella notte le forze armate ucraine hanno annunciato di aver ordinato l’evacuazione di tutti i combattenti ancora asserragliati nell’impianto siderurgico Azovstal di Mariupol, cedendo di fatto il controllo della città alla Russia dopo un assedio durato mesi.
Negoziati di pace sospesi
I colloqui tra Mosca e Kiev attualmente non si stanno svolgendo in alcuna forma, ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov.
E il consigliere presidenziale e negoziatore ucraino, Mikhailo Podolyak, ha poi spiegato: “Attualmente il processo negoziale è sospeso: dopo l’incontro di Istanbul non ci sono stati cambiamenti, nessun progresso.
La Federazione Russa resta ancora sulle sue posizioni stereotipate. Ma ogni guerra finisce al tavolo delle trattative, e questo processo sarà moderato da Zelensky”, ha affermato, secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Unian.
NATO, FINLANDIA E SVEZIA
La Casa Bianca è fiduciosa che la Nato possa raggiungere un consenso unanime sulla richiesta di adesione di Svezia e Finlandia, nonostante le resistenze della Turchia: lo ha detto la portavoce di Joe Biden, Karine Jean-Pierre.
La ministra degli Esteri svedese, Ann Linde, ha firmato la domanda di adesione della Svezia alla Nato. La firma rappresenta il passo formale di Stoccolma verso l’ingresso nell’Alleanza. E il Parlamento finlandese ha votato a larghissima maggioranza a favore dell’adesione alla Nato.
“Sono sicuro che la Svezia e la Finlandia nella loro richiesta di adesione alla Nato riceveranno un forte sostegno da tutti i Paesi Ue perché ciò aumenta la sicurezza e ci rende più forti”: così l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell prima della riunione dei ministri della Difesa dell’Ue al quale parteciperanno anche il titolare della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov e il vice segretario generale della Nato, Mircea Geoana. Sulla posizione della Turchia su Svezia e Finlandia, Borrell ha sottolineato: “Sono sicuro che il Consiglio Atlantico supporterà il più possibile” l’adesione dei due Paesi e “so che la Turchia ha avanzato qualche obiezione ma la Nato sarà in grado di superarle”.