Tiziana Campisi – Città del Vaticano per Vaticannews.va
In un momento in cui la famiglia umana e il Pianeta si trovano ad affrontare molteplici minacce, un dialogo amichevole e una stretta collaborazione sono ancora più necessari. Purtroppo, da ogni parte sentiamo il grido di un’umanità ferita e di una Terra lacerata. Il Buddha e Gesù hanno compreso la necessità di superare l’egoismo che genera conflitti e violenza.
“Evitare il male, coltivare il bene e purificare la propria mente” diceva Buddha, mentre Gesù insegnava ai suoi discepoli: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri”. Lo ricorda Papa Francesco nel saluto alla Delegazione Buddista dell’Assemblea Sangha di Chetuphon dalla Thailandia, composta da monaci e laici e giunta in Vaticano insieme a diversi rappresentanti della Chiesa cattolica thailandese.
Approfondire il dialogo e la collaborazione fraterna
Il Pontefice rimarca che nel mondo odierno, compito di cristiani e buddisti è guidare i “rispettivi fedeli a un senso più vivo della verità che siamo tutti fratelli e sorelle”.
E ciò comporta che dovremmo lavorare insieme per coltivare la compassione e l’ospitalità per tutti gli esseri umani, specialmente per i poveri e gli emarginati. In questo spirito, incoraggio i vostri sforzi per approfondire e ampliare il dialogo e la collaborazione con la Chiesa cattolica.
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