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Il Santo di oggi, 19 Dicembre: San Berardo, vescovo della carità. Vita e Miracoli

Oggi, 19 Dicembre, la Chiesa ricorda San Berardo 

Berardo da Pagliara, detto anche Bernardo di Teramo, è stato un vescovo cattolico italiano

La vita

(Fonte www.santiebeati.it) Nasce verso la metà del secolo XI nel castello di Pagliara (Abruzzo), dalla nobile famiglia omonima. I Pagliara avevano il titolo di conti, ereditato, forse, dai più antichi conti dei Marsi, e dominavano un vasto territorio sotto la catena montuosa del Gran Sasso.

Non conosciamo il nome del padre e della madre di Berardo. Mentre molto si parla di un suo fratello, Rinaldo, e di una sua sorella, Colomba, che ha tuttora in Abruzzo titolo e culto di santa.

Presso il castello di Pagliara esisteva il monastero benedettino di San Salvatore: di qui la vocazione benedettina di Berardo.

Iniziò la vita monastica e poi divenne sacerdote. Successivamente, desideroso di maggiore raccoglimento, si ritirò nel celebre monastero di San Giovanni in Venere, in Abruzzo, del quale era stato abate un Odorisio, suo parente, elevato poi agli onori della porpora da Alessandro II.

Diventa vescovo

Alla fine del 1115, morto Uberto, vescovo di Teramo, Berardo fu eletto suo successore.

Fece il suo ingresso nella chiesa cattedrale di Santa Maria Maggiore e si rivelò padre, pastore, riformatore zelante, oltre che principe feudale giusto e prudente.

San Bernardo: vescovo della Carità
San Bernardo: vescovo della Carità (Cattedrale di Teramo – Luca Aless – it.wikipedia.org)

La morte e il culto

Dopo aver adempiuto al suo ufficio con singolare semplicità di animo, pietà e carità di pastore, Berardo muore il 19 Dicembre 1123.

Si conservano ancora, in due artistici reliquiari, il capo del santo e un suo braccio, con i quali il vescovo benedice il popolo dopo il solenne pontificale della festa.

Autore: Vincenzo Gilla Gremigni

Due miracoli di San Berardo

  • Un uomo, cieco da trent’anni […] cominciò a chiedere insistentemente di essere condotto alla tomba del Santo Berardo. Nessuno lo aiutava, ma egli con preghiere continue non smetteva di implorare aiuto. Per cui il Santo, una notte, gli apparve da vicino e depose nelle sue mani moltissime candele accese. Spinto dallo splendore di questa visione, quell’uomo scese rapidamente dal letto… e quelli che non l’avevano voluto prima accompagnare alla tomba del Santo facevano a gara perché si affidasse loro il compito di accompagnarlo. E mentre tutti, come il cieco, pregavano, improvvisamente il velo della cecità gli si dissolse ed egli poté vedere liberamente tutti.
  • Una donna teramana, di nome Maria, in seguito ad una terribile artrite deformante era ingobbita a tal punto che i calcagni le toccavano i glutei e la poveretta era costretta a servirsi di pezzi di legno per mani e si trascinava sulle natiche… Dopo aver sopportato a lungo tormenti, e confidando nell’intercessione di San Berardo, supplicava continuamente di essere portata davanti alla sua tomba… Le persone vicino a lei, come se ascoltassero un rompersi di cannucce, le videro sciogliersi tutte le articolazioni e tornare in posizione normale.

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