È salito oltre 40mila morti il bilancio provvisorio delle vittime del terremoto che lunedì ha colpito la Turchia e la Siria. Ma per l’Onu potrebbe “raddoppiare e più”.
Dalle macerie però continuano ad arrivare segnali di speranza – lo riferisce il Tgcom24: dopo un bebè di soli 7 mesi recuperato ancora in vita, vengono messi in salvo altri due bambini: una bimba di 10 anni e uno di 8, entrambi intrappolati sotto le macerie da circa 150 ore.
Due bambini salvati dopo 150 ore Un’altra bambina di 10 anni è stata salvata nella provincia di Hatay, nel sud della Turchia, dove i soccorsi l’hanno recuperata 147 ore dopo che il devastante terremoto di lunedì aveva colpito la regione, secondo quanto scrive la Cnn. In salvo anche un bambino di 8 anni, scrive l’agenzia di stampa statale turca Anadolu, recuperato nella provincia di Adiyaman dopo 152 ore.
35enne salvo dopo 150 ore
“Presto, ho la claustrofobia” “Fammi uscire di qui in fretta, ho la claustrofobia”: Mustafa, 35 anni, è stato portato in salvo da una squadra di soccorso romena dopo essere rimasto seppellito per oltre 149 ore sotto un edificio crollato per il terremoto nella provincia sud-orientale turca di Hatay.
Lo riferisce la Cnn Turchia. “Nonostante tutto la sua salute è buona, parla”, ha raccontato uno dei soccorritori, spiegando che l’uomo durante le operazioni di salvataggio chiedeva di uscire all’aria aperta il più presto possibile dopo sei giorni sotto le macerie.
Salvato bebè di 7 mesi dopo 140 ore
Un bebè di sette mesi è stato tratto in salvo nel distretto turco di Antakya, nella provincia meridionale turca di Hatay, dopo essere rimasto intrappolato tra le macerie per 140 ore.
Lo riporta l’agenzia di stampa statale turca Anadolu. Nel distretto di Nizip della stessa provincia, una ragazzina di cui non è stata resa nota l’età è stata estratta dalle macerie 146 ore dopo il terremoto. Sempre nella provincia di Hatay, nel distretto di Antakya, un uomo di 35 anni è stato tratto in salvo da squadre di soccorso turche e rumene dopo 149 ore.