“Quando noi annunciamo il Signore, il Signore viene a noi” – lo ricorda Papa Francesco questo lunedì durante la preghiera del Regina Coeli. ‘Per incontrare il Risorto dobbiamo uscire dai nostri timori ed angosce’.
Le donne del Vangelo ci ricordano che Gesù si incontra testimoniandolo. Davanti alla loro esperienza chiediamoci: ‘Quando è stata l’ultima volta che io ho testimoniato Gesù?’
Le parole di Papa Francesco al Regina Coeli
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Oggi il Vangelo ci fa rivivere l’incontro delle donne con Gesù risorto il mattino di Pasqua. Ci ricorda così che furono loro, le donne discepole, le prime a vederlo e incontrarlo. Potremmo chiederci: perché loro? Per un motivo molto semplice: perché sono le prime ad andare al sepolcro. Come tutti i discepoli, anche loro soffrivano per come sembrava essersi conclusa la vicenda di Gesù; ma, diversamente dagli altri, non restano a casa paralizzate dalla tristezza e dalla paura: di buon mattino, al levar del sole, vanno a onorare il corpo di Gesù portando gli unguenti aromatici. La tomba era stata sigillata e loro si chiedono chi avrebbe potuto togliere la pietra (cfr Mc 16,1-3). Però la loro volontà di compiere quel gesto d’amore prevale su tutto. Non si scoraggiano, escono dai loro timori e dalla loro angoscia. Ecco la via per trovare il Risorto
Ripercorriamo la scena descritta dal Vangelo: le donne arrivano, vedono il sepolcro vuoto e, «con timore e gioia grande», corrono – dice il testo – «a dare l’annuncio ai suoi discepoli» (Mt 28,8). Ora, proprio mentre vanno a dare questo annuncio, Gesù viene loro incontro. Notiamo bene questo: Gesù le incontra mentre vanno ad annunciarlo.
È bello questo: quando noi annunciamo il Signore, il Signore viene a noi. A volte pensiamo che il modo per stare vicini a Dio sia quello di tenerlo ben stretto a noi; perché poi, se ci esponiamo e ci mettiamo a parlarne, arrivano giudizi, critiche, magari non sappiamo rispondere a certe domande o provocazioni, e allora è meglio non parlarne. Invece il Signore viene mentre lo si annuncia.
Questo ci insegnano le donne: Gesù si incontra testimoniandolo.
Facciamo un esempio. Ci sarà capitato qualche volta di ricevere una notizia meravigliosa, come ad esempio la nascita di un bambino. Allora, una delle prime cose che facciamo è condividere questo lieto annuncio con gli amici. E, raccontandolo, lo ripetiamo anche a noi stessi e in qualche modo lo facciamo rivivere ancora di più in noi. Se questo succede per una bella notizia, accade infinitamente di più per Gesù, che non è solo una bella notizia, e nemmeno la notizia più bella della vita, ma la vita stessa, «la risurrezione e la vita» (Gv 11,25). Ogni volta che lo annunciamo, non facendo propaganda o proselitismo, ma con rispetto e amore, come il dono più bello da condividere, come il segreto della gioia, allora Gesù dimora ancora di più in noi.
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Pensiamo ancora alle donne del Vangelo: c’era la pietra sigillata e nonostante ciò vanno al sepolcro; c’era una città intera che aveva visto Gesù in croce e nonostante ciò vanno in città ad annunciarlo vivo. Quando si incontra Gesù, nessun ostacolo può trattenerci dall’annunciarlo. Se invece teniamo per noi la sua gioia, forse è perché non lo abbiamo ancora incontrato veramente.
Fratelli, sorelle, davanti all’esperienza delle donne ci chiediamo: quand’è stata l’ultima volta che ho testimoniato Gesù? Oggi, che cosa faccio perché le persone che incontro ricevano la gioia del suo annuncio? E ancora: qualcuno, pensando a me, può dire: questa persona è serena, è felice, è buona perché ha incontrato Gesù?
Chiediamo alla Madonna che ci aiuti ad essere gioiosi annunciatori del Vangelo.