La Chiesa ricorda oggi, 12 aprile, la Beata Margherita da Città di Castello
Beata Margherita, vergine delle Suore della Penitenza di San Domenico, che, sebbene cieca e storpia fin dalla nascita e abbandonata dai suoi genitori, confidò sempre in cuore suo nel nome di Gesù.
La vita
Margherita nasce cieca e storpia nel 1287 nel Castello della Metola. Ai genitori, benché nobili e ricchi, parve un peso troppo grave e umiliante una figlia priva della vista e d’ogni bellezza, e cosi un giorno, dopo averla condotta alla vicina Città di Castello per implorare la guarigione da un santo Francescano li molto venerato, vedendo che le loro suppliche restavano senza risposta, l’abbandonarono in chiesa, e se ne tornarono a casa.
Margherita non pianse, non si disperò. Con un atto eroico di completa fiducia in Dio, lo invocò, quale Padre degli orfani. Fu questo il principio di mirabili ascensioni che a poco a poco fecero risplendere intorno alla povera abbandonata, un’aureola di santità.
Entrò in monastero, ma il suo rigore non fu accettato dal lassismo delle altre suore, che l’allontanarono. Indossò allora l’abito del Terzo Ordine Domenicano, dividendosi tra la preghiera, l’assistenza ai malati ed ai poveri.
Raggiunse nella sua breve vita di trentatré anni un grado di altissima perfezione, tutta conforme all’ideale dell’Ordine.
Aveva imparato a memoria l’intero Salterio (raccolta dei 150 salmi distribuiti nei giorni della settimana secondo le ore canoniche) e ne spiegava i più reconditi sensi. Fece, senza rumore, un gran bene alle anime, e tutti ricercavano la sua santa compagnia. Era molto devota del mistero dell’incarnazione.
La morte
Dopo la morte, avvenuta il 13 aprile 1320 a Città di Castello, le furono trovate nel cuore tre perle, sulle quali erano scolpite l’immagine di Gesù, della Madonna e di San Giuseppe.
Il suo corpo incorrotto si trova nella chiesa di San Domenico a Città di Castello.
È stata beatificata il 19 ottobre 1609, da Papa Paolo V
Nel 1988 il locale Vescovo di Urbino e Città di Castello l’ha proclamata Patrona Diocesana dei non vedenti.
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In data 8 ottobre 1988, i vescovi delle Marche e dell’Umbria ottennero dalla Congregazione dei Santi la proclamazione di Beata Margherita della Metola patrona dei ciechi e dei portatori di handicap nelle diocesi di Urbania-Urbino-Sant’Angelo in Vado e Città di Castello.
(Fonte santiebeati.it – Autore: Franco Mariani)
Preghiera alla Beata Margherita per una grazia
Beata Margherita di Castello, Tu che hai accettato senza riserve le sofferenze della Tua esistenza, ci hai insegnato l’accettazione consapevole del volere di Dio.
Tu che sapevi come dalla rassegnazione nascessero la virtù, la gloria di Dio e la salvezza della Tua ed altrui anima, intercedi affinché mi sia concessa la grazia di riconoscere la volontà di Dio in ogni circostanza della mia vita e la forza d’accettarla.
Intercedi per me affinché Dio mi conceda la grazia particolare che gli sto chiedendo…
(CHIEDERE LA GRAZIA).
La supplica è solo una parte della novena dedicata alla santa