La Madonna di Betlemme: storia e preghiera
In Venezuela oggi si ricorda un grandissimo prodigio…
La storia
Il 26 novembre 1709, Thomas Joseph Purino, sul cortile interno della sua capanna stava segando il tronco di un albero per uso domestico quando gli cade l’occhio su un punto particolare del terreno che si comporta in modo assai curioso. Infatti, ogni volta che colpiva con la scure l’albero, il terreno si muoveva e la terra si alzava leggermente.
Successivamente il terreno salì fino a formare un piccolo rilievo e su di esso, al centro si aprì una fessura. Non contenendo l’emozione iniziò a gridare a gran voce per chiamare la moglie: “Agnes, Agnes, vieni, corri!“.
Entrambi si fermano a guardare quella piccola spaccatura nel terreno dentro la quale potevano scorgere una piccola statuina grande quasi quanto una semplice moneta.
Non riuscirono a contenere l’emozione quando si accorsero che la statuina rappresentava la Vergine Maria seduta su di una falce di luna mentre teneva con la mano destra il Bambino Gesù.
Da quel giorno sono accaduti diversi prodigi e miracoli.
(Fonte biscobreak.altervista.org)
Preghiera
Santissima Vergine Immacolata e madre mia Maria,
a voi che siete la Madre del mio Signore,
la regina del mondo,
l’avvocata, la speranza, il rifugio dei peccatori,
ricorro io che sono il più miserabile di tutti.
Vi ringrazio di quante grazie mi avete fatte finora,
specialmente di avermi liberato dall’inferno
che tante volte ho meritato.
Io vi amo, Signora amabilissima,
e per l’amore che vi porto vi prometto
di volervi sempre servire e di far quanto posso,
affinché siate amata anche dagli altri.
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Io ripongo in voi tutte le mie speranze,
tutta la mia salvezza;
accettatemi per vostro servo
ed accoglietemi sotto il vostro manto,
o Madre di misericordia.
E giacché siete così potente presso Dio,
liberatemi da tutte le tentazioni;
oppure ottenetemi la forza di vincerle sino alla morte.
Non mi lasciate fintanto che non mi vedrete
già salvo in cielo a benedirvi ed a cantare
le vostre misericordie per tutta l’eternità. Amen.
(Sant’Alfonso Maria de’ Liguori)