Don Peppe Diana veniva ucciso 30 anni fa dalla Camorra
Ricorre oggi il 30° anniversario dell’uccisione del sacerdote di Casal di Principe, assassinato dalla camorra per le sue denunce e il suo impegno antimafia..
IL RICORDO – Il 19 marzo del 1994, esattamente 29 anni fa, veniva ucciso Don Peppe Diana. Il sacerdote è stato ucciso dai camorristi mentre si preparava per la Messa, parla ancora ad alta voce alla parte sana di Casal di Principe, ad una società che continua a sentirsi spinta dal coraggio di questo prete che, per il suo impegno civile, la sua denuncia e le sue critiche nei confronti della camorra, a 36 anni e nel giorno del suo onomastico, viene messo a tacere da cinque colpi che lo uccidono all’istante, mentre si trova nella sacrestia della chiesa di san Nicola di Bari, a Casal di Principe.
Un omicidio che scuote l’Italia e che fa pronunciare forti parole di dolore da Giovanni Paolo II all’Angelus del 20 marzo del 1994, quando esprime la speranza che il “sacrificio” di don Diana possa produrre conversione, concordia, solidarietà e pace.
Un amore, quello della Chiesa per questo prete di periferia, che viene sugellato dal bacio sulla stola di don Diana da parte di Papa Francesco, il 21 marzo 2014, quando nel corso della Veglia per ricordare le vittime delle mafie, nella chiesa di San Gregorio VII, a Roma, don Luigi Ciotti, fondatore dell’associazione Libera, fa indossare al Papa il paramento che don Peppe aveva poco prima di essere ucciso.