L’esperienza di scoprire dentro di noi qualcosa che va oltre noi stessi molte volte ci spaventa, altre volte invece ci stupisce. Lo stupore della meraviglia di cui parlava anche Aristotele è conoscere noi stessi: l’abisso che c’è oltre il nostro corpo ma anche il fascio immenso di luce.
Dentro il nostro cuore infatti Dio ha messo il desiderio e quindi la capacità di indagare, di amare e di stupirci. Dentro di noi c’è la possibilità di andare oltre, di vivere quella dimensione piena della vita che si chiama felicità. Già i raggi di luce sono la felicità, senza la presunzione di capire tutto e sempre.
La ragione di ciò che Dio fa spesso ci è oscura. Perché ha creato l’universo? Perché ha creato miriadi di stelle? Perché ha creato questo cosmo immenso e indecifrabile che batte ogni volta che si emoziona? Il cuore di Dio è senza motivi, c’è e basta. Ecco perché quello che accade, quello che ci stupisce e tutto ciò che ci supera vieni da Lui… c’è e basta! di Roberto Oliva