RIFLESSIONE SUL VANGELO DI QUESTO LUNEDI’
Gv 1,47-51
Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo.
Oggi la Chiesa celebra i Santi Arcangeli Michele, Gabriele, Raffaele. Michele è il difensore di Dio, il custode della sua verità, che è la sua unicità. Non vi sono altri dèi. Nessun altro è Dio al di fuori di Lui. Tutte le altre persone, angeliche e umane, sono sue creature. Tutto ciò che esiste è sua creatura. Se è creatura, non può essere Dio.
Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, ma non prevalse e non vi fu più posto per loro in cielo. E il grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e il Satana e che seduce tutta la terra abitata, fu precipitato sulla terra e con lui anche i suoi angeli. Allora udii una voce potente nel cielo che diceva: «Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, perché è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte. Ma essi lo hanno vinto grazie al sangue dell’Agnello e alla parola della loro testimonianza, e non hanno amato la loro vita fino a morire. Esultate, dunque, o cieli e voi che abitate in essi. Ma guai a voi, terra e mare, perché il diavolo è disceso sopra di voi pieno di grande furore, sapendo che gli resta poco tempo» (Ap 12,7-12).
Gabriele è colui che reca e spiega i messaggi divini. Anche i profeti hanno bisogno di conoscere il significato delle loro visioni. Gabriele viene e interpreta.
Mentre io, Daniele, consideravo la visione e cercavo di comprenderla, ecco davanti a me uno in piedi, dall’aspetto d’uomo; intesi la voce di un uomo, in mezzo all’Ulài, che gridava e diceva: «Gabriele, spiega a lui la visione». Egli venne dove io ero e quando giunse io ebbi paura e caddi con la faccia a terra. Egli mi disse: «Figlio dell’uomo, comprendi bene, questa visione riguarda il tempo della fine». Mentre egli parlava con me, caddi svenuto con la faccia a terra; ma egli mi toccò e mi fece alzare. Egli disse: «Ecco, io ti faccio conoscere ciò che avverrà al termine dell’ira, poiché al tempo fissato ci sarà la fine» (Cfr. Dn 8,15-26).
Altre volte, come nel tempio di Gerusalemme con Zaccaria e nella casa di Nazaret con Maria, viene, annunzia, interpreta, ne dona il pieno dignificato. È la sua missione.
Su Raffaele vi è un intero Libro nella Scrittura. È il Libro di Tobia. Raffaele è l’Angelo che viene, accompagna, orienta, dirige, protegge, risana. Lui è vera medicina di Dio per l’anima, lo spirito e il corpo. Con lui il viaggio della vita è portato a buon termine.
«Benedite Dio e proclamate davanti a tutti i viventi il bene che vi ha fatto, perché sia benedetto e celebrato il suo nome. Fate conoscere a tutti gli uomini le opere di Dio, come è giusto, e non esitate a ringraziarlo. È bene tenere nascosto il segreto del re, ma è motivo di onore manifestare e lodare le opere di Dio. Fate ciò che è bene e non vi colpirà alcun male. Voglio dirvi tutta la verità, senza nulla nascondervi: vi ho già insegnato che è bene nascondere il segreto del re, mentre è motivo d’onore manifestare le opere di Dio. Ebbene, quando tu e Sara eravate in preghiera, io presentavo l’attestato della vostra preghiera davanti alla gloria del Signore. Così anche quando tu seppellivi i morti. Quando poi tu non hai esitato ad alzarti e ad abbandonare il tuo pranzo e sei andato a seppellire quel morto, allora io sono stato inviato per metterti alla prova. Ma, al tempo stesso, Dio mi ha inviato per guarire te e Sara, tua nuora. Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che sono sempre pronti a entrare alla presenza della gloria del Signore» (Tb 12,6-15).
Gesù è il Mediatore unico tra Dio e ogni uomo. Anche Gesù si serve degli Angeli. Anche Gesù è servito dagli Angeli. Per mezzo di Lui portano a Dio le cose degli uomini. Per mezzo di Lui portano agli uomini le cose di Dio. Essi Sono i servi di Cristo Signore.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Santi, dateci un amore grande per gli Angeli.
Commento a cura del Movimento Apostolico