La staffetta Assisi-Roma “Da Francesco a Francesco”, che ha preso il via da Assisi il 4 ottobre scorso, arriva questo mercoledì a San Pietro, nel corso dell’udienza generale.
“Le chiediamo un miracolo, Santo Padre, non si spaventi però perché siamo per i miracoli possibili. Le chiediamo un piccolo gesto per salvare una parte di Creato intorno a noi, per il recupero delle tradizioni dimenticate, per non dimenticare la nostra storia”. È questo un passo della missiva che domani, durante l’udienza generale, verrà portata a Papa Francesco dai maratoneti della staffetta Assisi-Roma “Da Francesco a Francesco”.
La lettera si conclude con l’invito al Papa a compiere insieme ai promotori dell’iniziativa 5 passi simbolici lungo la Via Francigena. La staffetta nasce per far conoscere meglio gli antichi percorsi sacri. L’iniziativa è curata dall’Unione delle Pro Loco italiane, in collaborazione con l’Associazione dei Comuni delle Vie Francigene europee.
Secondo Claudio Nardocci, presidente dell’Unione delle Pro Loco, “la via Francigena deve essere riaperta completamente”. È una “grande operazione” che “prende il via dal Consiglio d’Europa – dice Massimo Tedeschi, presidente dell’Associazione dei Comuni delle Vie Francigene europee – e che ha già raggiunto importanti risultati con l’apertura di numerosi tratti di questo Cammino”.
Il partenariato tra le Pro Loco e le Associazioni dei Comuni delle Vie Francigene d’Europa prevede un impegno di quattro anni e mira a mettere in moto risorse per la realizzazione di piccole strutture di sostegno e conforto ai pellegrini.