TEGGIANO (SA) – Domani ricorre la prima memoria liturgica di san Giovanni Paolo II, fissata da papa Benedetto XVI il 22 ottobre di ogni anno, giorno in cui nel 1978 Karol Wojtyla celebrò la Messa di inizio pontificato e pronunciò la storica frase, divenuto motto dei suoi 27 anni di papato (1978-2005): «Non abbiate paura! Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo!». Nell’occasione la parrocchia di San Marco in Teggiano, che dal 16 ottobre venera la reliquia del sangue del papa polacco, chiuderà ufficialmente il programma di eventi che ha visto la visita di quasi 5000 pellegrini e di autorevoli ospiti tra cui Mons. Acampa, vescovo ausiliare di Napoli, Mons. Moretti, vescovo di Salerno, l’on. Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno, i vaticanisti Fabio Marchese Ragona (mediaset) e Francesco Antonio Grana (ilfattoquotidiano.it), Luca Caruso, Direttore della Libreria Editrice Vaticana, nonchè del vescovo della diocesi di Teggiano-Policastro, Mons. Antonio De Luca. Domani, per la prima volta la Chiesa celebra la festa di San Giovanni Paolo II, un papa che ha guidato la barca di Pietro con grande fedeltà e ad officiare la messa pontificale è stato invitato il Card. Salvatore De Giorgi, arcivescovo emerito di Palermo. Il programma prevede alle ore 16.o0 la processione con la reliquia per le vie cittadine, al termine della stessa la Santa Messa pontificale.
L’indomani la reliquia tornerà a Roma, dal postulatore Mons. Oder, dopo la messa celebrata alle 8.30 da don Cono Di Gruccio, che questo pomeriggio è stato omaggiato della medaglia del Pontificato di Papa Francesco a ricordo di questo grande evento che ha visto protagonista il Vallo di Diano. di Massimo Manzolillo