Dal “cuore dell’Africa” al “cuore della Chiesa”: il “gioioso benvenuto” di Papa Francesco ai vescovi del Malawi, in visita ad Limina, ricevuti stamane in Vaticano. Il servizio di Roberta Gisotti per la Radio Vaticana:
Parole di stima nel discorso consegnato dal Papa ai presuli del Malawi per il buon lavoro “pastorale e amministrativo”, segno della “fede” e dello “spirito di unità e fraternità” che caratterizza la Conferenza episcopale di questo Paese africano. E parole di stima al popolo del Malawi che sebbene affronti “molti gravi ostacoli in termini di sviluppo, di progresso economico e tenore di vita”, resta ancorato ai suoi valori familiari. E’ proprio “nella famiglia, – sottolinea Francesco – con la sua capacità unica di formare ogni membro, specie i giovani, in persone amorevoli, capaci di sacrifico, impegno e fedeltà che la Chiesa e la società nel Malawi troveranno le risorse necessarie per rinnovare e costruire una cultura di solidarietà”. Da qui l’invito del Papa ai vescovi a non trascurare alcun aspetto della vita familiare – infanzia e giovinezza, amicizia, fidanzamento e matrimonio, intimità coniugale, fedeltà e amore, relazioni interpersonali e supporto – nessuno escluso dall’amore di Dio, comunicato attraverso il Vangelo e insegnato dalla Chiesa. Francesco raccomanda poi ai presuli di “essere vicini ai loro sacerdoti”, che “sovente attirati in tante direzioni diverse”, “di ascoltarli e supportarli” e di curare al meglio la loro “formazione umana”, “da cui dipende una formazione integrata spirituale, intellettuale e pastorale”. Chiede inoltre il Papa di porre attenzione ai giovani, “parte preziosa” e “promessa per il futuro” del Malawi. E, che la Chiesa abbia sempre presente la “tragedia” dei numerosi poveri con aspettative di vita molto ridotte, e la sofferenza dei malati, specie di Aids, e il dramma dei loro parenti e degli orfani.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana