Correva l’anno 1963 e nell’Italia del boom economico nasceva il “Piccolo coro dell’Antoniano”. A Bologna, all’ombra delle opere dei francescani, insieme alla carità, spuntò il primo germoglio di quello che sarebbe poi diventato un grande centro di produzione televisiva e teatrale per bambini. La musica al primo posto, naturalmente, confezionata e pensata per un pubblico di soli piccini. Il progetto ebbe successo, complice anche le luci della ribalta a cui andò incontro lo Zecchino d’Oro, la manifestazione canora trasmessa ininterrottamente dalla Rai fino ad oggi. Ai nostri microfoni padre Alessandro Caspoli, direttore dell’Antoniano:
“Il Piccolo coro è una scuola di canto che ancora oggi ha un grande significato perché insegna ai bambini, di un’età che vanno dai 4 agli 11 anni, a cosa vuol dire stare insieme e fare in modo che tante diversità facciano un’unità. Il francescanesimo è presente nello spirito dello Zecchino e del Piccolo coro proprio con quei valori che noi francescani abbiamo portato avanti da 800 anni: quello di essere vicino alle persone in maniera molto diretta e concreta, quella di una semplicità di rapporti. Coltivare e alimentare quel terreno sul quale costruire dei cristiani. In fondo il cristiano si costruisce se ha delle basi solide e se ci sono delle basi solide di valori sui quali impiantare il cristianesimo”.
E così quest’anno è arrivata una torta di compleanno con 50 candeline per un’iniziativa che non smette di rimanere bambina nel senso più bello della parola. A confermarlo Sabrina Simoni, direttrice del Piccolo coro:
“I bambini sono una fonte continua di saggezza. Sembra incredibile, ma invece è vero! La saggezza di chi sta osservando il mondo, lo scopre. Con la musica e con una disciplina artistica d’insieme si riescono a colmare o altrimenti a costruire delle opportunità di crescita importanti. Trovo che la testimonianza cristiana più bella che il coro dia oggi è quella di ospitare, accogliere tantissimi bambini di tantissime provenienze, di tantissime etnie e di differenti religioni”.
Dalle immagini in bianco e nero a quelle a colori fino all’alta definizione: un viaggio nella storia d’Italia a leggere quei testi e a rivedere quei volti. Ma la musica, invece, è rimasta sempre la stessa, intrisa di ricordi, pronta da ballare e canticchiare dai bambini di oggi, e di ieri.
Da Bologna per la Radio Vaticana Luca Tentori (servizio in audio):