FRIULI VENEZIA GIULIA – PORDENONE – “Il fatto di avere raggiunto grandi conoscenze nel sapere tanto nelle scienze sperimentali come in quelle umanistiche non ha cancellato l’urgenza di accorrere alla grotta di Betlemme come i Re Magi. Neppure le mirabolanti realizzazioni tecnologiche, non da ultimo internet, rispondono all’interrogativo perenne, che inquieta il nostro cuore. Che senso ha la mia vita?”. È la domanda che pone monsignor Giuseppe Pellegrini, vescovo di Concordia-Pordenone, sul settimanale diocesano “Il Popolo”. “Non è una domanda perditempo, di chi sta bene, di chi è già sfamato – spiega -. Vi è un anelito interiore che non trova soddisfazione neppure nelle invenzioni più sofisticate. La medicina ha compiuto passi da giganti nelle cure, ci fa vivere di più. Non sa rispondere ad una domanda: perché vivere di più?”. Infatti, “viviamo un difficile passaggio economico, che fa soffrire le nostre famiglie. L’origine e la fine della crisi non stanno semplicemente in una soluzione tecnica. Occorre un di più: più solidarietà e più giustizia. Valori che vengono da quel Bimbo”. “Tante divisioni nelle famiglie – aggiunge – sono frutto dell’incomprensione, anche dell’egoismo di ciascuno. Quella Sacra Famiglia può insegnare a cercare armonia e finalmente a capire qual è la vera famiglia e non le unioni”. Fonte: Agensir
Mons. Pellegrini: più solidarietà e più giustizia
