ROMA – Domenica prossima, 1° dicembre, Papa Francesco visiterà la parrocchia di San Cirillo Alessandrino, in viale Giorgio Morandi 91, a Tor Sapienza. Arriverà alle ore 16, incontrerà i malati e i battezzati dell’anno pastorale in corso, confesserà alcuni parrocchiani e presiederà la liturgia eucaristica impartendo il sacramento della confermazione a nove ragazzi. Concelebranti della messa – informa l’Ufficio stampa della diocesi di Roma – saranno il cardinale vicario Agostino Vallini, il vescovo ausiliare per il settore Est Giuseppe Marciante, il parroco don Marco Ridolfo e l’ex parroco padre Marc Benazet. Sono stati invitati anche i parroci della Prefettura, che non concelebreranno ma parteciperanno alla messa e distribuiranno la comunione. Al termine della liturgia il Santo Padre incontrerà il Consiglio pastorale, composto da una trentina di operatori parrocchiali e volontari. “Accoglieremo il Papa in maniera sobria e autentica presentandogli quello che la parrocchia vive ogni domenica”, afferma don Ridolfo, 40 anni il prossimo 22 gennaio, che è alla sua prima esperienza da parroco e guida questa comunità di 7mila abitanti dall’agosto scorso. “Nel quartiere – spiega – in questi anni si è sviluppato un grande senso di solidarietà: si è sempre pronti a dare una mano perché si sperimenta la povertà sulla propria pelle”
La parrocchia di San Cirillo Alessandrino è stata eretta cinquant’anni anni fa, il 23 marzo 1963, quando il quartiere era ancora poco sviluppato e veniva usata una piccola cappella per le funzioni liturgiche. Qualche anno dopo è stata costruita la casa canonica, servita per anni dai Padri di Timon David (Congregazione del Sacro Cuore di Gesù). “La struttura parrocchiale attuale – spiega don Ridolfo – è stata dedicata dal cardinale Vallini il 29 settembre 2012. La parrocchia è tornata sotto la guida del clero diocesano e la nuova struttura è più grande per rispondere alle esigenze di un quartiere molto cresciuto dagli anni ’70 a oggi”. Nonostante la zona sia sede di importanti aziende romane i posti di lavoro scarseggiano e la parrocchia si dà da fare come può per venire incontro alle difficoltà delle famiglie. “Il centro di ascolto gestito dalle Figlie di San Vincenzo – sottolinea il parroco – assiste i poveri, prevalentemente immigrati: più o meno un migliaio di persone. La parrocchia distribuisce pacchi alimentari e vestiti ma, soprattutto, ascolta le persone in difficoltà. Il nostro obiettivo è offrire l’esperienza di una Chiesa che diventa una seconda casa, dove si sta bene insieme”.