Quattro persone in gravi condizioni. L’assalitore un 23enne arabo. Hamas elogia l’attacco
Terrore sul bus a Tel Aviv. Un palestinese di 22 anni, originario di Tulkarem nella West Bank, ha accoltellato 12 persone su un autobus nel centro di Tel Aviv, prima di essere colpito ad una gamba dalla polizia mentre tentava di fuggire. Quattro delle vittime, riferisce la stampa locale, si trovano in gravi condizioni. L’attentato è avvenuto poco dopo le 7 del mattino sul bus della linea 40 nei pressi dell’incrocio ”Maariv”, uno dei più congestionati della città.
L’attentatore si è prima lanciato contro l’autista, con cui ha avuto una colluttazione, e poi ha infierito contro i passeggeri: almeno 12 feriti, di cui quattro gravi ricoverati d’urgenza negli ospedali cittadini. A fermare il terrorista sono stati i militari dell’unità “Nachshon”, addetta al trasporto di detenuti: viaggiavano su un pulmino che per caso si trovava dietro al bus, hanno capito che stava avvenendo qualcosa di strano, sono scesi e lo hanno fermato, sparandogli alle gambe, mentre tentava di dileguarsi.
L’incidente, secondo quanto ha riferito il portavoce della polizia, Micky Rosenfeld, viene indagato come “attacco terroristico”. L’uomo è risultato non essere in possesso del permesso di lavoro.
Hamas ha elogiato l’attacco definendolo “un atto eroico e coraggioso”. Gli agenti stanno ora presidiando l’area del ponte Maariv, il luogo dove è avvenuto l’incidente, per prevenire ulteriori attacchi.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Avvenire e La Stampa