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Papa Francesco incontra il 7 marzo Comunione e Liberazione

papa-francesco-evangelii-gaudiu-abortoSabato 7 marzo, Papa Francesco riceverà in udienza in piazza San Pietro gli aderenti a Comunione e Liberazione provenienti da tutto il mondo, in occasione del 10° anniversario della morte di don Luigi Giussani (1922-2005) e del 60° della nascita del movimento.

In vista di tale appuntamento, don Julian Carron, presidente della Fraternità di Cl, ha scritto una lettera a tutti gli amici del movimento. Carron, presidente della Fraternità di Cl, esprime tutta la sua “gratitudine” “per questo gesto di paternità del Santo Padre” e invita tutti gli amici del movimento ad arrivare all’incontro con una “disposizione adeguata”.

“Perciò, fin da ora vi invito a pregare personalmente e insieme lo Spirito che ci prepari a questo grande evento – scrive nella lettera don Carron – , affinchè ciascuno di noi possa essere nelle condizioni migliori per accogliere quanto lui vorrà dirci per il cammino personale e comunitario che ci aspetta. Tutti noi siamo stati educati a riconoscere nella figura di Pietro il fondamento della nostra fede. ‘Il volto di quell’uomo [Gesù] è oggi l’insieme dei credenti, Corpo misterioso, chiamato anche popolo di Dio, guidato come garanzia da una persona viva, il Vescovo di Roma’ (don Giussani). Siamo contenti di potere esprimere al successore dell’Apostolo tutta la nostra devozione e la nostra gratitudine per come sostiene la nostra fede, ogni giorno, con la sua continua testimonianza e attraverso il suo magistero così pertinente alle sfide del presente”.

Poi il pensiero va a Don Giussani e ai suoi insegnamenti. “Come non trascorrere questo decimo anniversario della sua morte – continua Carron – traboccanti di gratitudine verso di lui, per averci introdotto a una pienezza del vivere che senza di lui non ci saremmo neanche sognati! Che la sequela al carisma che ci ha affascinato possa diventare in noi sempre più fedele passa attraverso la nostra sequela al Papa e ai Vescovi uniti a lui. Per questo andiamo a Roma. Non per un incontro celebrativo, ma solo per il desiderio di imparare da Papa Francesco come essere cristiani in un mondo in così rapida trasformazione. E sono sicuro che la conoscenza che il Papa ha di don Giussani attraverso i suoi scritti gli consentirà di offrirci spunti di giudizio, indicazioni e suggerimenti consoni alla nostra strada.

Fonte: Avvenire

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