«Dobbiamo prenderci cura del nostro pianeta come guardiani del creato, e non solo per noi stessi ma anche per le future generazioni che ci vivranno. Il ritmo delle stagioni si è alterato, sale il livello del mare, e vengono segnalate temperature record dappertutto nel mondo». Problemi gravi che hanno cominciato a «cambiare la vita sulla terra». È interamente dedicato all’impatto dell’effetto serra sul clima — che genera «carestie, malattie, migrazioni di massa, tifoni» e altri «disastri imprevedibili» — il tradizionale messaggio della Conferenza dei sei responsabili religiosi di Hong Kong in occasione del nuovo anno lunare, il capodanno cinese che debutterà il 19 febbraio sotto il segno della capra di legno.
I sei responsabili (rappresentanti di buddismo, cattolicesimo, confucianesimo, islam, protestantesimo e taoismo) — fra essi il vescovo di Hong Kong, cardinale John Tong Hon — lanciano l’allarme su un flagello da loro stessi più volte denunciato negli ultimi anni ovvero il riscaldamento climatico e le sue conseguenze. La crescente inquietudine è dovuta al fatto che il riscaldamento del clima provoca gli effetti peggiori sulle popolazioni più povere e vulnerabili del pianeta. La dichiarazione si rivolge in particolare alla comunità internazionale e ai capi di Stato invitandoli ad «agire subito» e di mettersi d’accordo al più presto per siglare un’intesa durante la Conferenza internazionale sul clima che si terrà a Parigi, sotto l’egida dell’Onu, nel mese di dicembre. «Il tempo è ormai agli sgoccioli», avvertono i responsabili religiosi.
Il messaggio si conclude con un appello indirizzato ai responsabili politici del mondo intero «a concentrarsi di più sulla condivisione delle responsabilità di ciascuno in modo da agire nell’ambito climatico, piuttosto che restare sulle proprie rispettive posizioni e i loro disaccordi».
I leader religiosi — ha dichiarato Chan Kim-kwong, del Christian Council — «sono tutti preoccupati per il cambiamento del clima e la protezione dell’ambiente. È nello spirito di tutte le religioni, qualunque esse siano». Secondo il movimento interreligioso ecologista Our Voices — citato da Eglises d’Asie (agenzia d’informazione delle Missions étrangères de Paris) che offre una sintesi del messaggio — è la prima volta che la Conferenza dei sei responsabili religiosi di Hong Kong pubblica una dichiarazione interamente dedicata all’ambiente. È importante, viene sottolineato, che i leader religiosi sensibilizzino i cittadini alla propria responsabilità morale di fronte ai cambiamenti climatici, specialmente in Asia.
L’Osservatore Romano, 13 febbraio 2015