ROMA – Proseguono in Italia i presidi del movimento dei “Forconi”, che ha anche annunciato azioni eclatanti e non violente a Roma se domani sarà votata la fiducia al governo Letta. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha convocato per oggi un vertice al Viminale sulle manifestazioni in corso in diverse città.
I blocchi riguardano soprattutto strade, caselli autostradali e stazioni ferroviarie. Ma non solo. A Torino, in particolare, i manifestanti hanno cercato di impedire l’ingresso dei clienti nei supermercati. Per arginare le proteste – ha dichiarato il prefetto del capoluogo piemontese – il contingente delle forze dell’ordine impiegato a Torino verrà rafforzato. Disagi anche a Genova, a Bergamo, a Napoli e a Barletta. E’ stata intanto accolta da polemiche la lettera inviata da Beppe Grillo alle forze dell’ordine in cui il leader del Movimento 5 Stelle esorta polizia e carabinieri “ad unirsi al popolo e ad abbandonare i politici”. L’ufficio stampa di Forza Italia ha poi reso noto che domani Silvio Berlusconi incontrerà una delegazione degli autotrasportatori. La protesta, sottolinea al microfono di Emanuela Campanile il presidente dei Comitati riuniti agricoli, Danilo Calvani, è di tutti i cittadini italiani:
“Questa è un’iniziativa è di tutti i cittadini italiani, non solo dei ‘Forconi’. E’ di tutti. In nome del nostro unico grande baluardo, che si chiama Costituzione italiana, noi vogliamo reagire delegittimando questa classe politica che non ci rappresenta”.
Per Marco Lombardi, esperto di gestione della crisi e comunicazione del rischio, è in atto una forma di ‘rivoluzione sociale’:
“Questa è una forma ‘controllata’ di rivolta o di rivoluzione. L’unica possibilità che ha la politica è una riforma di se stessa profondissima. Non credo ci siano altre possibilità”.
Il leader del movimento dei “Forconi”, Mariano Ferro, riferendosi al gesto dei poliziotti che ieri a Torino si sono tolti i caschi antisommossa, ha detto inoltre che si è trattato di un’immagine meravigliosa: l’Italia – ha affermato – si è svegliata. Il presidente dell’autorità di garanzia sugli scioperi, Roberto Alesse, ha detto infine che “è un fatto inaccettabile» mettere in ginocchio i servizi pubblici essenziali”. Si tratta di una cosa che “va combattuta senza mezzi termini” e “non si faranno sconti a nessuno”.
Il servizio è di Amedeo Lomonaco per la Radio Vaticana: