L’intervista rilasciata pochi giorni fa a Panorama da Dolce & Gabbana contro le adozioni gay, al di là dei contenuti, fa un gran male a chi lavora per far conoscere la realtà delle persone omosessuali in Italia. Com’è noto, a favore o contro i due stilisti sono scesi in campo una marea di vip e di vippini: Elton John, la Navratilova, GiorgiaMeloni e così via.
Vorrei non entrare nel merito della questione perché, quando in passato ho sfiorato l’argomento, ho avuto parecchi attacchi contro di me – contro la mia persona, intendo dire, non contro quello che affermavo. Però non posso rinunciare a sottolineare come le dichiarazioni dei due famosi stilisti non fanno altro che portare acqua al mulino di chi sostiene che la questione delle persone omosessuali riguardi un piccolissimo numero di italiani, per lo più ricchi, importanti, capaci di coagulare a proprio favore le grandi lobbies gay, le enormi risorse della finanza mondiale e di orchestrare così una campagna mediatica su un problema che altrimenti sarebbe privo di consistenza numerica, cioè di fondamento reale.
La mancanza di rispetto che mi indigna in questi casi, riguarda il grande numero di persone omosessuali assolutamente qualsiasi, non importanti, che hanno come tutti il problema di arrivare a fine mese. Io abito a Roma, certamente sono fuori dai grandi giri di chi conta davvero, e ultimamente mi è stato ripetuto da più parti che sono molto ingenuo, per cui prendete quello che scrivo come le esternazioni di uno sconclusionato: in coscienza però sento il dovere di raccontare che le persone omosessuali che conosco io sono lontane mille miglia dal mondo di Dolce & Gabbana.
Faccio un piccolo elenco di persone di cui l’omosessualità è, ovviamente, pubblica: cioè non ha nulla a che vedere con il mio essere sacerdote. Conosco un idraulico, un giardiniere, due o tre studenti di liceo che dicono in classe di avere attrazione per le persone dello stesso sesso, due bariste. Per essere esatti, una delle due bariste all’occorrenza sa anche fare la pizzaiola. Anzi preferirebbe cucinare la pizza ma quando per lavorare non ha altro rimedio, mette da parte il suo sogno e serve ai tavoli o dietro al bancone come le chiede il padrone.
Questa è la gente cui fanno male le dichiarazioni delle persone importanti. Gente su cui i vip dovrebbero forse riflettere di più prima di buttarsi su palcoscenici che sono già casa loro e che li vedono già abitualmente protagonisti.
Di Don Mauro Leonardi
Articolo tratto da L’HuffingtonPost