Da giorni Perù e Cile sono sferzati da una serie di violentissime piogge che hanno causato inondazioni con numerosi morti e dispersi. Per le vittime e per i superstiti Papa Francesco si è raccolto in preghiera, afferma in un telegramma inviato a nome del Papa dal cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, ai nunzi apostolici dei due Paesi latinoamericani.
Dal Papa, prosegue il testo, anche un appello “alle istituzioni e a tutti gli uomini di buona volontà perché, ispirati da sentimenti di fraterna solidarietà e carità cristiana, possano fornire aiuti efficaci in grado di poter superare questi momenti difficili”.
Dodici morti e tanti dispersi: tragica situazione tra Cile e Perù
Sono impressionanti le immagini che ancora una volta provengono dal nord del Cile e dal sud del Perù; la regione confinante tra i due grandi paesi sudamericani, è flagellata e funestata da un’alluvione che al momento ha lasciato sul campo 12 vittime in tutto, anche se ancora si teme per il numero di dispersi e per una situazione in evoluzione. Fango, frane, detriti, le città al confine tra Cile e Perù stanno vivendo momenti drammatici; le rispettive Protezioni Civili dei due paesi, affiancate dalla Croce Rossa, tentano di gestire una situazione estrema: per dare un’idea di quanto sta accadendo, secondo gli esperti si tratta delle peggiori piogge torrenziali degli ultimi 40 anni, mentre in Cile era da tempo che non si assisteva a fenomeni del genere. Sul posto, si è recata anche la presidentessa cilena Bachelet, proclamando lo stato di emergenza nazionale; i danni maggiori si sono registrati nella provincia peruviana di Lurigancho-Chosica, dove si contano 7 delle 12 vittime totali.