Potrebbero essere alcune centinaia i giovani cristiani ancora nelle mani dei miliziani islamici di al-Shabaab che la scorsa notte hanno fatto irruzione in un college universitario di Garissa, nell’est del Kenya, a 140 chilometri dal confine somalo.
Secondo fonti della polizia, i morti sono 15, tra cui 2 guardie. Almeno 60 i feriti.
Ma un tweet del ministro dell’Interno Joseph Nkaissery dà numeri da brivido: a fine mattinata si contano appena 280 degli 815 studenti che all’ora dell’assalto si presume fossero all’interno del complesso. Sarebbero dunque 535 gli studenti mancanti all’appello. Fuggiti senza dare notizie oppure ostaggio dei terroristi? Di certo c’è che i miliziani si trovano ancora nel complesso e affermano di avere in mano “studenti cristiani” dopo avere “rilasciato i musulmani”.
L’ATTACCO. Secondo alcuni testimoni, citati dalla Cnn, oltre 10 miliziani con indosso divise tipo militare hanno fatto irruzione nel campus in piena notte sparando all’impazzata, mentre la maggior parte degli studenti stava dormendo.
L’area è circondata dalle forze di polizia. Una poliziotta che si trova sul posto ha riferito: “Sentiamo spari all’interno, ma in questo momento non siamo in grado di stabilire chi si sta sparando e a chi”.
L’ambasciata americana a Nairobi, che il mese scorso aveva avvisato del rischio di possibili nuovi attacchi terroristici in tutto il Paese, ha espresso su Twitter le proprie condoglianze per le vittime dell’attacco nell’università che è stata fondata nel 2011 ed è l’unica della regione.
LA RIVENDICAZIONE. L’attacco è stato rivendicato dai terroristi somali al-Shabaab che dichiarano: «Abbiamo ostaggi cristiani». I miliziani sostengono anche di avere rilasciato i musulmani e ucciso o tenuto in ostaggio i cristiani, secondo una pratica di “selezione” già messa in atto due volte negli ultimi 4 mesi.
I PRECEDENTI. Il gruppo terrorista islamico somalo al-Shabaab già in passato ha lanciato attacchi a Garissa e in altre parti del Kenya per rappresaglia contro la partecipazione delle truppe keniote al contingente dell’Unione Africana che combatte i miliziani islamici in Somalia. Il principale e più sanguinoso attacco è stato quello nel centro commerciale di Nairobi del settembre del 2013 in cui rimasero uccise 67 persone.
Nel 2012 alcune chiese di Garissa, compresa la cattedrale cattolica, erano finite nel mirino del gruppo terroristico islamico.
A cura di Redazione Papaboys fonti: Avvenire e BBC