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Martedì 7 aprile – Dì ancora il mio nome

Martedì 7 aprile - Dì ancora il mio nomeIn quel tempo, Maria stava all’esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse:«Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro! Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro». Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto. Giovanni 20,11-18

Volevo baciare ancora i tuoi piedi.
Ma ho trovato un angelo.
Volevo ancora ungere e accarezzare il tuo corpo.
Ma ho trovato un angelo.
Dove sei amore mio?

C’è un solo motivo per cui piangere.
Non sei con me.
C’è un solo motivo per cui tornare indietro.
Tu non ci sei più.

Riconosco solo la tua voce.
Rispondo solo al mio nome.
Dì il mio nome.
E non piangerò più.
E non andrò più via.

Dopo che ti ho annunciato.
Dopo che sei salito al padre.
Dopo che sarai unito a lui.
Ti tratterrò sempre con me.
Uniti.
Per sempre.
Sempre.

È tutto negli occhi.
Voglio guardarti.
Voglio trovarti per guardarti.
Voglio andare per dire: l’ho visto.
È tutto negli occhi.
Il mio amore.
È tutto negli occhi.

Ti ho cercato e ti ho trovato.
Dì ancora il mio nome.
Ti lascio andare ma tu torna, torna presto.

Non mi trattenere?
Ci provo.
Ma non è facile.

Di Don Mauro Leonardi

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