SARDEGNA – ALGHERO – “Possiamo portare in cuore un’idea distorta di Dio, neppure sfiorata dal Vangelo di Gesù, quella stessa che anche apostoli e discepoli portavano ben radicata e facevano fatica a deporre: un dio pronto ad intervenire, sempre dalla propria parte, per esaudire le proprie richieste, chiamato in causa per colmare la propria insufficienza”. Lo dice il vescovo di Alghero-Bosa, monsignor Mauro Maria Morfino, nel suo messaggio per Pasqua. “Ma – avverte il presule – questo dio nasce dai bisogni e da desideri solo umani e non coincide con il Padre svelatoci dalle parole e dalle scelte di vita del Figlio Gesù”. Dunque, “è l’assidua familiarità amorosa con le pagine evangeliche che smantella le idee caricaturali su Dio che ognuno porta dentro e ci conduce a non scandalizzarci di come il Padre si dice e si dona in Gesù”. Monsignor Morfino fa notare: “Quanti racconti evangelici, quante parabole ci parlano di richieste non esaudite, di bisogni, di consolazioni pretese come diritto dovuto! Quanta proliferazione di teologie da carnevale, proprio perché sentiamo il Vangelo senza ascoltarlo, possediamo la Bibbia senza aprirla, ci assidiamo alla mensa della Parola senza mangiarla”. Al contrario, “l’esperienza tipica della preghiera cristiana è proprio ‘la non coincidenza tra l’attesa e la risposta, tra la grazia domandata e non concessa’”. Fonte: Agensir
Mons. Morfino (Alghero): sentiamo il Vangelo senza ascoltarlo
Di Redazione
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