”Sono fiducioso che l’Ue possa cambiare passo e fare l’Ue non solo quando c’è da fare il budget”. Un cambio di strategia più che mai necessario dopo la strage di sabato scorso costata la vita ad 800 persone. Il premier Matteo Renzi stamattina è intervenuto prima alla Camera (che ha osservato un minuto di silenzio), poi al Senato in vista del Consiglio straordinario dell’Ue previsto per giovedì ribadendo che l’Italia farà richieste precise nella notta contro gli scafisti. Di fronte alla strage di migranti ha detto il premier “siamo chiamati ad un approccio politico, con la necessità di dare una risposta che non sia solo una reazione emotiva, ma politica intesa come capacità di dare una risposta ad un problema articolato”.
Questa volta, ha detto Renzi, “il mondo non si è girato dall’altra parte e non è rimasta solo la guardia costiera, per la prima volta dopo tanto tempo il naufragio ha provocato la consapevolezza da parte delle istituzioni internazionali”.
È andata peggio sul fronte interno con le polemiche sull’accoglienza arrivate dalle oppisizioni. “Non c’è divisione di fronte a queste tematiche, c’è l’Italia”. È l’appello lanciato da Renzi lancia sottolineando di non aver paura di contraccolpi a livello di consensi e di essere certo che gli italiani non voteranno “con la pancia” (facendosi tentare dalla Lega). “Permettetemi un sorriso amaro: quando sento in tv dobbiamo scoraggiare le partenze, si sappia che non si fa con una dichiarazione nel talk show ma con l’alto commissariato dell’Onu in Sudan e Niger e evitando di inseguire la demagogia come sta facendo larga parte opposizione. C’è un limite allo sciacallaggio”.
Per Renzi “combattere i trafficanti di uomini significa combattere gli schiavisti del ventunesimo secolo. Non è solo una questione di sicurezza o di terrorismo, ma di dignità umana”. Servono misure imponenti e regole chiare per tutti a partire dalle “procedure di asilo” che devono essere “gestite con un team europeo e dai ministri degli esteri”.
Il premier ha citato i versi di una poesia di Pedro Solinas, che esprimono sentimenti d’amore che il premier ha paragonato al sentimento d’angoscia vissuto dai migranti chiusi in un barcone alla deriva. Avanzando il suo appello all’unità del Parlamento sull’emergenza immigrazione, Renzi ha detto: “Lo chiedo nella consapevolezza che, con il poeta spagnolo, potremmo immaginare gli ultimi attimi di vita di quelle persone che hanno perduto ogni speranza e anche la loro esistenza dentro una stiva, chiusi a chiave. È un canto d’amore quello che dice: ‘l’Aria è quasi irrespirabile, perchè non mi rispondi: tu sai bene che quello che respiro sono le tue risposte e ora io soffocò. È uno scambio d’amore tra due persone che si amano, eppure, se ci pensate, la mancanza di risposte da parte della comunità internazionale fa letteralmente soffocare un’intera generazione che non sta scappando perchè vuole andare a vedere posti nuovi, ma sta scappando perchè sta rischiando quotidianamente la vita”.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Avvenire