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Venerdì 1 maggio – Sei tu stesso il primo prodigio

Venerdì 1 maggio - Sei tu stesso il primo prodigioIn quel tempo, Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: “Da dove mai viene a costui questa sapienza e questi miracoli? Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove gli vengono dunque tutte queste cose?” E si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse loro: “Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua”. E non fece molti miracoli a causa della loro incredulità. Matteo 13,54-58

Sei sapiente.
Sei capace di prodigi.
Sono piena di stupore per quello che fai e dici.
Sono piena di amore per quello che sei.
Nessun disprezzo, amore mio.
So chi sei e cosa fai e da dove vieni.
Tutto l’amore che hai ricevuto da tua madre, da tuo padre, da fratelli e sorelle.
Ha fatto di te questo uomo meraviglioso che sei.
Nessuno scandalo, amore mio.
Sei tu stesso il primo prodigio.
Prodigio d’amore.

Sei tra i tuoi cari.
A casa tua.
Tra le tue cose.
Tutti sanno chi sei.
E si scandalizzano.
E si stupiscono.
Non ci credono che tanta bellezza, tanta sapienza, tanto amore.
Possano nascere in una famiglia, tra amici, nella vita di ogni giorno.
E se non credi alla realtà delle cose piccole e familiari, ti perdi tutti i prodigi.
Se non credi al figlio del falegname, ti perdi Dio.

È sempre così.
Quando pensiamo di sapere tutto di una persona.
Non la guardiamo più.
Non l’ascoltiamo più.
Abbiamo la nostra immagine in testa.
E basta.
Anche per te, amore mio, la stessa sorte.

Di Don Mauro Leonardi

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