“Pregate per me, sono un pò anziano, un po’ malato, eh!?”. Con queste parole, in tono scherzoso, Papa Francesco ha salutato gli anziani e dal gruppo sportivo della parrocchia Regina Pacis di Ostia, a Roma, dove è arrivato intorno alle 16. Subito prima di andare ad incontrare altri gruppi parrocchiali. Ad accogliere il pontefice in visita alla parrocchia, tra gli altri, il cardinale vicario Agostino Vallini e il parroco don Ludovico Barbangelo. Bergoglio, entrato nella palestra del gruppo sportivo Stelle Marine “Regaleremo a Papa Francesco due maglie con il suo nome – spiega Roberto Pasquinelli, uno dei coach della società, che conta circa 200 tesserati – una la faremo firmare e la terremo noi e l’altra resterà al pontefice. Saranno i due bambini più piccoli a consegnargliele”. Qui alle Stelle Marine, ricorda, “venne già nell’aprile 1980 Giovanni Paolo II, fu emozionante”. Previsti inoltre due maxischermi per consentire al maggior numero di persone di seguire la cerimonia religiosa.
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Il primo appuntamento del Papa con i parrocchiani di Regina Pacis si è svolto nella palestra adiacente la chiesa. Papa Francesco si è intrattenuto prima una decina di minuti a salutare uno per uno gli anziani ed i malati seduti ad aspettarlo ed ha poi improvvisato un breve discorso. “E’ bello essere in questa palestra – ha detto – dove giocano i bambini ed i giovani e dove oggi ci sono gli anziani, quelli che hanno la saggezza della vita, la saggezza del dolore, della pazienza, una saggezza che noi dimentichiamo tanto”. Papa Francesco ha poi osservato che gli anziani della parrocchia sono in un certo senso “privilegiati” perché hanno un ruolo e sono accolti dalla comunità ecclesiale. “Ringrazio il Signore – ha commentato Papa Bergoglio – che in questa comunità siano curati gli anziani ed in malati; quando nella comunità anziani e malati non sono curati, manca qualcosa”. “Vi ringrazio – ha concluso il Pontefice – per quello che fate per i poveri di Dio e vi chiedo pregate per me, sono un pò anziano, un pò malato, ma non tanto eh!?”.
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“Dal Papa – aveva detto nei giorni scorsi il parroco, don Ludovico Barbangelo – ci aspettiamo un incoraggiamento a fare del bene ma anche a testimoniare la bellezza del Vangelo. Qui l’entusiasmo è palpabile perché c’è la certezza che Francesco parlerà al cuore di ciascuno di noi. Durante la visita gli presenteremo tutte le realtà parrocchiali: incontrerà i catechisti, i ragazzi delle cresime e delle comunioni e la realtà giovanile della comunità, la nostra forza, che raggiunge la ragguardevole cifra di 500 persone. La parrocchia – sottolinea – ha quasi 90 anni, e il passato è certamente importante ma le nuove leve ci chiedono qualcosa in più e racconteremo al Papa anche il nostro impegno in questo senso”.
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Redazione Papaboys / Fonte: Repubblica Roma