Tu honorificentia populi nostri
Tu splendido onore del nostro popolo (20 Maggio 2017)
Meditiamo per un attimo quanto il popolo di Israele canta in onore di Giuditta, dopo aver appreso la notizia del suo grande gesto eroico: aveva tagliato la testa a colui che aveva in mente la distruzione del popolo dell’Alleanza.
“Tutto il popolo si stupì profondamente e tutti si chinarono ad adorare Dio, esclamando in coro: «Benedetto sei tu, nostro Dio, che hai annientato in questo giorno i nemici del tuo popolo». Ozia a sua volta le disse: «Benedetta sei tu, figlia, davanti al Dio altissimo più di tutte le donne che vivono sulla terra, e benedetto il Signore Dio che ha creato il cielo e la terra e ti ha guidato a troncare la testa del capo dei nostri nemici. Davvero il coraggio che ti ha sostenuto non sarà dimenticato dagli uomini, che ricorderanno per sempre la potenza di Dio. Dio compia per te queste cose a tua perenne esaltazione, ricolmandoti di beni, in riconoscimento della prontezza con cui hai esposto la vita di fronte all’umiliazione della nostra stirpe, e ti sei opposta alla nostra rovina, comportandoti rettamente davanti al nostro Dio». E tutto il popolo esclamò: «Amen! Amen!»” (Gdt 13,17-20).
Anche Gerusalemme esulta e rimane come in estasi dinanzi a tanto coraggio e ardimento: “Allora il sommo sacerdote Ioakìm e il consiglio degli anziani degli Israeliti, che abitavano a Gerusalemme, vennero a vedere i benefìci che il Signore aveva operato per Israele e anche per incontrare Giuditta e salutarla. Appena furono entrati in casa sua, tutti insieme le rivolsero parole di benedizione ed esclamarono verso di lei: «Tu sei la gloria di Gerusalemme, tu magnifico vanto d’Israele, tu splendido onore della nostra gente. Compiendo tutto questo con la tua mano, hai operato per Israele nobili cose: di esse Dio si è compiaciuto. Sii per sempre benedetta dal Signore onnipotente». Tutto il popolo soggiunse: «Amen!»” (Gdt 15,8-10).
Giuditta è lo splendido onore del popolo del Signore, perché lo ha salvato da sicura morte. Il distruttore voleva assalirlo e lei glielo ha vietato, uccidendolo, non senza aver messo a rischio la sua vita. Noi invece la Vergine Maria la rinneghiamo, la bestemmiamo, la disprezziamo, la disonoriamo, la pensiamo in modo non eccelso, addirittura quasi volgare, facendone una donna come tutte le altre donne, se non la poniamo a volte anche in un gradino più basso delle altre. Perché tutto questo?
Giuditta ha fatto un’opera visibile per la vita visibile del suo popolo, anche se poi i frutti invisibili sono anche maturati. La visibilità attrae e conquista. Il nemico era visibile e lei lo ha tolto di mezzo visibilmente. La carne dell’uomo esulta. Carne visibile, nemico visibile, opera visibile, gioia visibile. La Vergine Maria invece ha fatto un’opera invisibile, con un nemico invisibile, con una vittoria invisibile, i cui frutti però sono visibili in chi si lascia conquistare da questa sua vittoria.
Il motivo della nostra insensibilità verso la Vergine Maria, la ragione per cui la onoriamo poco e poco la amiamo, poco la glorifichiamo, anzi cerchiamo di toglierle ogni gloria e ogni onore sta proprio in questo: noi non siamo stati avvolti da questa sua vittoria. Satana è ancora il nemico che ci tiene in assedio, lasciandoci senz’acqua e senza cibo spirituali, privi di ogni conforto di verità per la nostra anima. Siamo nel suo regno di tenebre, di non luce, di oscurità. Viviamo nei sotterranei della sua tentazione e dei suoi peccati. La Vergine Maria è invece purissima luce. Chi la vuole contemplare deve lasciare il regno delle tenebre, farsi trasportare nel regno della pienissima luce e da questa luce di verità vedrà tutta la bellezza della Madre di Dio e potrà cantare le sue glorie.
Satana è il nemico universale, di ogni uomo, per tutta la storia dell’umanità. Questo nostro nemico la prima volta fu vinto in Lei e per Lei, per la sua fede, venne Cristo Gesù che gli ha tolto ogni potere di nuocere agli uomini. È questa però una vittoria invisibile, tutta spirituale, perché Satana è spirito, anche se i suoi frutti si vedono nella materia e nella carne visibile dell’uomo, incapace di amare secondo verità e giustizia. Chi la può gustare questa vittoria e chi la può cantare? Solo chi si lascia giorno dopo giorno immergere totalmente in essa. Più noi ci allontaniamo da Satana e più vediamo la gloria della Vergine Maria. Meno ci allontaniamo dal nostro antico avversario e meno vediamo la bellezza della Madre nostra Celeste. Quanti non cantano Maria, non si vantano di Lei, non gridano il suo onore e la sua gloria, quanti non la proclamano beata e benedetta, attestano che in cuor loro ancora regna Satana e loro sono ancora parte del suo triste e lugubre regno.
Angeli e Santi aiutateci a cantare le gloria della Vergine Maria, Madre della Redenzione.
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Don Francesco Cristofaro
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