La sfida lanciata dal segretario del Pd Renzi ai partiti di maggioranza e opposizione col patto di coalizione scatena il dibattito politico: al centro ci sono la riforma della legge elettorale, la regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e la revisione della legge Bossi- Fini sull’immigrazione.
E’ subito distinguo rispetto a Renzi sulle unioni civili da parte del vicepremier Alfano :“Non sono una nostra priorità” spiega il leader del Nuovo centrodestra al Tg2,”non si puo’ pensare alle unioni civili, senza pensare prima alle famiglie”. I senatori democratici però tirano dritto ”cercheremo la maggioranza in Parlamento” dicono “come fu per le legge sul divorzio”. E il dibattito resta aperto: per l’Udc con Cesa la questione “è un gigantesco diversivo ideologico”,”va bene discuterne” aggiunge, ma “senza l’equiparazione al matrimonio”. Per Scelta Civica urge colmare un gap legislativo, mentre Fi promette battaglia a tutela della famiglia. Altolà di Alfano anche su un’altra riforma proposta da Matteo Renzi, ovvero la modifica della legge Bossi-Fini e il motivo è la sicurezza degli italiani .”Tra quelli che si sono cuciti la bocca nel Cie di Roma” dice Alfano “alcuni avevano già conti in sospeso con la giustizia”. Il vicepremier sposa invece l’accelerazione indicata da Renzi sulla riforma elettorale, privilegiando il dialogo con Forza Italia, e delle tre proposte del segretario Pd, plaude al doppio turno come per i sindaci, un impianto chiaro e che ha funzionato, secondo Alfano. Sul voto si esprime anche la Lega che annuncia la presentazione alla Camera di una proposta di legge per la modifica della seconda parte della Costituzione, sfidando Letta e Alfano a dire sì o no. Non interviene oggi Grillo che sul suo blog si concentra invece sull’Unione europea, una “moderna dittatura” la definisce, “da cambiare radicalmente”.
Gabriella Ceraso per la Radio Vaticana