Secondo l’Israel Antiquities Authority la chiesa era un punto di riferimento per pellegrini e viandanti sulla via che collegava Gerusalemme all’Impero Bizantino
Vicino all’autostrada che conduce a Gerusalemme da Tel Aviv sono stati ritrovati i resti di un complesso piuttosto ampio che è stato identificato come una stazione di posta per viandanti e pellegrini. E’ stata identificata anche una chiesa.
La chiesa, informa l’Israel Antiquities Authority, misura circa 16 metri di lunghezza ed include una cappella laterale lunga 6,5 metri e larga 3,5 metri con un pavimento a mosaico.
Sono stati ritrovati numerosi frammenti di intonaco di colore rosso. Sulle pareti ci sono tracce di affreschi.
La parete occidentale della chiesa confina con alcune stanze che probabilmente erano adibite a foresteria. Uno dei locali adiacenti, probabilmente un magazzino, conteneva una grande quantità di piastrelle di ceramica.
Durante gli scavi sono stati ritrovati numersi utensili e suppellettili: lampade ad olio, monete, recipienti di vetro, frammenti di marmo e conchiglie di madre perla.
Si ritiene che la chiesa sia stata costruita nel periodo bizantino (324 d.C. – 638 d.C.), e che sorgesse accanto ad una strada, all’epoca molto trafficata, che collegava Gerusalemme alla pianura costiera. Sulla stessa strada, che risale invece all’epoca Romana, sono già state trovate altre stazioni di posta.
Di Itay Blumenthal per Ynetnews (trad. Alessandro Ginotta)