Si è spento a Bologna, all’età di 80 anni, il direttore d’orchestra Claudio Abbado. Il grande musicista, nato a Milano il 26 giugno del 1933, era stato nominato senatore a vita il 30 agosto dello scorso anno dal Presidente della repubblica Giorgio Napolitano, ma, già colpito da una grave malattia, non ha mai varcato Palazzo Madama. Sconfinato il suo repertorio. La sua era una famiglia di musicisti: il padre Michelangelo era insegnante di violino ed è stato vicedirettore del Conservatorio Giuseppe Verdi del capoluogo lombardo, la madre, Maria Carmela Savagnone, palermitana, era pianista e scrittrice.
Diplomatosi in pianoforte a Milano, Abbado ha proseguito gli studi a Vienna, ha partecipato ai corsi dell’Accademia Chigiana a Siena e nel ‘58 ha vinto il concorso Koussevitzky della Boston Symphony Orchestra a Tanglewood. Ha debuttato nel ‘59, al Teatro Verdi di Trieste e l’anno dopo ha esordito alla Scala di Milano. Nel ’63 ha vinto il prestigioso ‘Premio Mitropoulos’ messo in palio dalla New York Philharmonic Orchestra, ha diretto i Filarmonici di Vienna nella complessa Seconda Sinfonia di Mahler al Festival di Salisburgo, ha collaborato a lungo con la London Symphony. Ma l’impegno e la passione del giovane direttore d’orchestra milanese si sono manifestati anche nella musica contemporanea. Dal ‘65 ha avuto inizio la sua grande ascesa con la direzione di diverse opere a Milano e a Roma. Nel ‘78 Abbado ha fondato l’Orchestra Giovanile Europea.
Nell’approccio all’esecuzione ha imposto un certo rinnovamento con la ricerca di partiture originali. Nel 1989 è stato eletto direttore principale dell’Orchestra Filarmonica di Berlino e per lui ha avuto inizio un periodo di intensa attività nella musica contemporanea. Nel 2002 ha ricevuto la ‘Bundesverdienstkreutz mit Stern’, la più alta onorificenza tedesca, e il 13 maggio ha diretto l’ultimo concerto al Musikverein di Vienna. Gli anni del dopo-Berlino sono stati caratterizzati da una altrettanto intensa attività, che ha visto Abbado principalmente impegnato con la nuova Orchestra del Festival di Lucerna. Nel 2009, si è trasferito a Bologna, città dove nel 2004 aveva fondato la nascita dell’Orchestra Mozart, di cui, poi, è divenuto direttore musicale e artistico. Auspicava una stretta collaborazione tra le varie arti e riteneva deprecabili i tagli alla cultura in nome della crisi. Nella musica ha sempre cercato valori e sentimenti, oltre la perfezione dell’arte, sicuro che possa essere anche salvifica. A dicembre aveva rinunciato allo stipendio da parlamentare, devolvendolo alla scuola di Musica di Fiesole per finanziare borse di studio.
Tiziana Campisi per la Radio Vaticana