Si chiama “Refuge Genève” (Rifugio Ginevra) ed è una casa di accoglienza per giovani Lgbt di età compresa tra i 18 e i 25 anni, rifiutati dalla propria famiglia a causa del loro orientamento sessuale. “L’incomprensione che devono affrontare i giovani Lgbt, anche all’interno delle loro stesse famiglie, è causa di grande sofferenza e può portarli a situazioni rischiose, come la depressione o il suicidio”, si legge sul sito del casa rifugio, realizzata da Dialogai, associazione di Ginevra (Svizzera) che difende i diritti delle persone omosessuali.
Obiettivo di “Refuge Genève” è aiutare questi giovani, che spesso rischiano di finire in strada, a trovare un’autonomia e ad affermarsi all’interno della società. Dal lunedì al venerdì, “Refuge Genève” è aperta e offre laboratori di animazione, accompagnamento individuale, orientamento professionale, sostegno medico e psicologico. In caso di emergenza, giovani vittime di omofobia o transfobia in situazione di precarietà o di marginalità (hanno rotto i rapporti con la famiglia, la scuola, la società), è prevista l’accoglienza per un periodo che va da 3 a 6 mesi, durante i quali i giovani possono usufruire dell’equipe della casa rifugio, formata da un’educatrice specializzata, un animatore socio-culturale e volontari che organizzano diverse attività. In cambio, gli ospiti devono tenere in ordine la propria stanza e le zone comuni e accordarsi con i coordinatori per ricevere visite.
Dialogai è attiva dal 1982. Oltre a occuparsi di integrazione per le persone omosessuali, l’associazione difende le persone Lgbt vittime di discriminazione o di aggressione (fisica o verbale) negli ambienti di lavoro, nella società o in famiglia. Dialogai è anche il centro svizzero contro l’Aids e lotta contro l’epidemia di Hiv attraverso azioni di prevenzione a livello locale, tra cui il centro di analisi Checkpoint.
Redazione Papaboys (Fonte www.redattoresociale.it – lp)