In quel tempo, molti tra i discepoli di Gesù, dissero: «Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?». Gesù, conoscendo dentro di sé che i suoi discepoli proprio di questo mormoravano, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? E’ lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita. Ma vi sono alcuni tra voi che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E continuò: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre mio». Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Forse anche voi volete andarvene?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». Giovanni 6,60-69.
Si, questa parola è dura.
È vero.
È dura da ascoltare.
È morbida da mangiare.
È una parola di carne. Da stringere.
È una parola di pane. Da mangiare.
Scalda e sfama.
Chi può ascoltarla?
Non chi capisce.
Ma chi ha freddo e fame.
Io non so se ho capito quello che dici.
So che ho freddo.
So che ho fame.
Vieni.
Sono parole dure come roccia.
Da sedercisi sopra e riposare.
Da costruirci sopra e vivere.
Sono parole di spirito e vita.
Da capire non con la testa.
Ma con il cuore.
Con l’anima devo credere.
Donami la fede.
L’amore si misura con la libertà.
Lo spirito è libero.
Lo spirito dà la vita.
Spirito, vita, amore, o c’è la libertà o non mi giovano a nulla perché non mi portano a te.
L’amore lo misuro con la libertà.
Chi ama è libero.
Chi ama rimane.
E per sapere se qualcuno ti ama ci vuole il coraggio di questa domanda: “Vuoi andar via anche tu?”
Da chi andrò amore mio?
Ti ho creduto.
Ti ho conosciuto.
La mia vita è con te, ce l’hai tu.
Da chi andrò?
Di Don Mauro Leonardi